Sib: “Il governo risolva la questione balneare”

Sib: “Il governo risolva la questione balneare”

Il Sindacato ha partecipato all’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato dove si è discusso sui problemi che sta affrontando il settore. Capacchione: “La Direttiva Servizi è inapplicabile”.

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21 ottobre 2021

“La nostra partecipazione personale e diretta ha contribuito a dimostrare e sottolineare alla Corte la rilevanza nazionale della futura decisione sul destino delle decine di migliaia di famiglie che rappresentiamo”. Questo il discorso del presidente del Sindacato italiano balneari, Antonio Capacchione, in occasione dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che si è svolta il 21 ottobre scorso a Roma.

Durante l’incontro si è discusso dei problemi che sta affrontando il settore. Il Sib ha poi portato all’attenzione del Consiglio di Stato alcune tematiche tra le quali: l’inapplicabilità della Direttiva Servizi (per saperne di più leggi il seguente documento PDF) perché non “self executive”; l’assenza del presupposto della “scarsità di risorsa”; la necessità di valutare caso per caso la rilevanza transfrontaliera; la tutela del legittimo affidamento e del valore aziendale in osservanza della giurisprudenza unionale; la competenza della Corte Costituzionale nell’ipotesi di una eventuale disapplicazione della legge 145/2018, che ha esteso fino al 2023 la durata delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo.

“Siamo fiduciosi - ha proseguito Capacchione - che la questione balneare non debba essere risolta dai giudici, ma dal governo e dal Parlamento”. Il Sindacato auspica, infine, che le istituzioni si attivino per tutelare le 30mila aziende balneari e così salvaguardare “un pezzo importante dell’economia e della storia del nostro Paese”, ha concluso Capacchione.

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