Silb, Vinitaly: "un'occasione per imparare a bere bene"

Silb, Vinitaly: "un'occasione per imparare a bere bene"

In occasione dell'apertura della rassegna di Verona, l'Associazione delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo sottolinea che i gestori dei locali serali "sono i primi a combattere chi ricerca volutamente lo stato di ebbrezza".

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7 aprile 2011

"Ben vengano le fiere come il Vinitaly e tutte le iniziative dove si può parlare e insegnare la cultura del bere consapevole. L'alcol è un alimento e deve essere trattato come tale. Si tratta di una sostanza affascinante, ma di cui è pericolosissimo abusare". È il commento di Maurizio Pasca, presidente Silb, l'Associazione delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo aderente a Fipe-Confcommercio, in occasione dell'apertura della Fiera di Verona, la più importante rassegna dedicata al mondo dei vini e distillati. "Noi gestori dei locali serali - prosegue Pasca - siamo i primi a combattere chi ricerca volutamente lo stato di ebbrezza. Un cliente dalla mente annebbiata non è in grado di riconoscere la qualità del servizio e l'incapacità del consumatore di scegliere il divertimento sano da quello effimero rappresenta una sconfitta dell'imprenditore. Per questo motivo ci battiamo per la cultura del saper bere, soprattutto fra i giovanissimi. Infatti, la moda scriteriata del 'bere per stare male', più conosciuta come binge drinking, è ricorrente soprattutto in occasione delle movide notturne stradali (famose come 'botellon'), dei rave-party e delle feste private e non certo nelle discoteche dove i controlli sono serrati".

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