Smart working colpo di grazia per le piccole imprese del food

Smart working colpo di grazia per le piccole imprese del food

Assipan lamenta un calo di vendite di pane e derivati di circa il 45%, con punte di oltre il 65% nei centri storici e nelle città d’arte, a causa della quasi totale assenza di turisti stranieri e dello smart working.

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2 settembre 2020

“Gli effetti del Covid si fanno sentire anche sul settore della panificazione, a causa soprattutto della quasi totale assenza di turisti stranieri in Italia, che ha causato un calo di vendite di pane e derivati di circa il 45%, con punte di oltre il 65% nei centri storici e nelle città d’arte. Un vero e proprio crollo di fatturato per le piccole imprese della panificazione, oltre che per quelle di altri settori della filiera del food, per circa il 25% determinato dallo smart working perché meno lavoratori in ufficio significa meno consumi di prodotti da forno”: questo l’allarme lanciato da Assipan-Confcommercio sugli effetti dello smart working.

 

“Inoltre – prosegue l’Associazione aderente a Confcommercio - le grandi difficoltà incontrate dai ristoranti e dai bar a causa del permanere dello smart working dopo il lockdown, hanno generato significative ricadute economiche negative anche sui panifici fornitori degli stessi pubblici esercizi”. Molte imprese hanno già chiuso e “se continua così – dichiara il presidente di Assipan Confcommercio, Claudio Conti - molte altre piccole imprese della panificazione, e non solo, rischieranno di chiudere definitivamente la saracinesca”.

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