Snag: oltre il 40% le edicole che hanno aderito alla campagna "Un giornale senza edicola è come un pesce fuor d'acqua"

Snag: oltre il 40% le edicole che hanno aderito alla campagna "Un giornale senza edicola è come un pesce fuor d'acqua"

La capillarità dell'iniziativa, che punta a sensibilizzare le istituzioni e il pubblico sul ruolo e sull'importanza delle edicole è stata garantita attraverso il periodico Azienda Edicola, edito da Snag e distribuito in oltre 30.000 copie agli edicolanti di tutta Italia. Giornalai preoccupati per voci su liberalizzazione vendita.

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3 ottobre 2014

 

Sono oltre il 40% le edicole che in tutta Italia hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione lanciata da SNAG, Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai aderente a Confcommercio. Un grande successo, come confermano le prime rilevazione interne all'Associazione, che conta punte di adesione anche fino all'80% in molte provincie italiane e che continuerà a raccogliere nuovi consensi grazie al passaparola. L'operazione, iniziata a luglio attraverso una campagna stampa dal claim "Un giornale senza edicola è come un pesce fuor d'acqua", è successivamente approdata nelle piazze italiane nella veste di striscioni. La capillarità dell'iniziativa, che punta a sensibilizzare le istituzioni e il pubblico sul ruolo e sull'importanza delle edicole, fondamentali nel garantire ovunque il diritto d'informazione, è stata garantita attraverso il periodico Azienda Edicola, edito da SNAG e distribuito in oltre 30.000 copie agli edicolanti di tutta Italia, dall'Alto Adige alla Sicilia, dalle grandi metropoli ai più piccoli centri abitati della nostra penisola. Chiave del successo dell'iniziativa è sicuramente l'impatto visivo e l'immediatezza del messaggio, ma anche l'impegno diretto degli stessi edicolanti che, stanchi di essere inascoltati e relegati a posizioni di secondo piano, hanno deciso di esporre gli striscioni nelle loro rivendite, trasformandosi così una in una vera e propria vetrina in grado di attirare l'attenzione di clienti e passanti sulla gravissima crisi che affligge il settore."Tutti gli sforzi in atto per promuovere il complesso rilancio del settore dell'editoria sono di fatto poco efficaci se non si dà priorità alle edicole. Negli ultimi 10 anni sono circa 10.000 le rivendite che hanno definitivamente abbassato la serranda, con una perdita complessiva di oltre 20.000 posti di lavoro – ha commentato Armando Abbiati, Presidente Snag Confcommercio – In occasione dell'incontro di luglio il ‘Governo del fare' ci aveva promesso provvedimenti entro fine anno; siamo ad ottobre e ancora non c'è nessun sentore di iniziative in corso. Il tempo però stringe ed è indispensabile agire in fretta se si vuole davvero scongiurare la chiusura di ulteriori edicole".

 

Giornalai preoccupati per voci su liberalizzazione vendita

"Le organizzazioni di categoria dei giornalai sono fortemente preoccupate per le anticipazioni di stampa secondo le quali il Governo avrebbe intenzione di approvare un Ddl che prevede l'indiscriminata liberalizzazione dell'attività di vendita di quotidiani e periodici. Nonostante gli impegni assunti lo scorso 11 luglio ed in assenza di qualsiasi forma di confronto, infatti, l'esecutivo intenderebbe affrontare i delicati problemi del sistema diffusionale della stampa con interventi normativi isolati ed unilaterali". Lo affermano in una lettera inviata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, Fenagi-Confesercenti, Sinagi-Cgil, Uiltucs-Giornalai, Snag-Confcommercio e Usiagi-Ugl, sottolineando la necessità di una riforma organica del sistema di vendita che riguardi tutti gli anelli della distribuzione, coniugando la libertà di impresa con il diritto all'informazione. "Le associazioni - precisa una nota - chiedono a Lotti un incontro urgente per dar seguito a quanto annunciato dal Governo nell'incontro dell'11 luglio scorso".

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