SOS delle imprese romane, "la città è ferma, è un punto di non ritorno"

SOS delle imprese romane, "la città è ferma, è un punto di non ritorno"

Conferenza stampa congiunta di Acer, Coldiretti, Confcommercio Cna, Confesercenti, Federlazio e Unindustria che dicono"no all'immobilismo, c'è necessità urgente di decisioni e azioni concrete". Lanciato l'hashtag #RinascimentoRoma.

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1 aprile 2019

"La città è ferma". Questo il grido d'allarme delle sette principali associazioni imprenditoriali di Roma (Acer, Coldiretti, Confcommercio Cna, Confesercenti, Federlazio e Unindustria), che rappresentano il 70% del Pil e l'80% delle imprese della città metropolitana, riunite per dire "no all'immobilismo. Siamo di fronte a un punto di non ritorno, c'è necessità urgente di decisioni e azioni concrete non più rinviabile". Le sigle esprimono "un grandissimo malcontento. Ci sono problemi che tutti i giorni determinano una situazione di incertezza e disagio, dalle stazioni metro che non funzionano al decoro, dai rifiuti alla viabilità. Non si può continuare in questa situazione senza un cambio di passo". Per le associazioni romane "i prossimi mesi dell'amministrazione capitolina devono essere improntati ad un evidente cambio di marcia, una vera e propria inversione di tendenza rispetto a quanto fatto fino ad ora". La spinta è, ad esempio, "individuare e superare le difficoltà che bloccano il prolungamento della Metro B da Rebibbia a Casal Monastero e il completamento della metro C". Con l'hashtag #RinascimentoRoma le sette associazioni si dicono a "disposizione della città per qualsiasi iniziativa si voglia intraprendere". "Non possiamo più avere un ruolo passivo, dobbiamo essere considerati una risorsa da questa giunta e in genere dai governanti. Non ci sentiamo sufficientemente ascoltati", ha commentato Simona Petrozzi di Confcommercio.

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