La spesa media delle famiglie crolla ai livelli del 2000

La spesa media delle famiglie crolla ai livelli del 2000

L'Istat indica per il 2020 una spesa mensile di 2.328 euro, ben 232 in meno rispetto all'anno precedente: è il calo più accentuato dal 1997. Le spese per alimentari e abitazione salgono al 58,4%.

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4 marzo 2021

La spesa media familiare torna indietro di  vent'anni, ai livelli dell’inizio del secolo.  Secondo le stime preliminari dell'Istat (vedi il documento completo a questo link), infatti, nel 2020 le famiglie residenti in Italia hanno speso 2.328 euro mensili in valori correnti, in calo del 9,1% rispetto ai 2.560 euro del 2019, sostanzialmente in linea con la diminuzione generale del Pil. È il calo più accentuato dal 1997 (anno di inizio della serie storica), che riporta il dato medio di spesa esattamente al livello del 2000.

L’anno scorso le spese per consumi hanno seguito un andamento condizionato dalle restrizioni imposte dalle misure di contrasto alla pandemia via via introdotte: il calo complessivo del 9,1% è infatti stato del 4,7% nel primo trimestre, del 17,4% nel secondo, del 4,5% nel terzo e del 9,5% nel quarto.

Il calo delle spese per consumi è diffuso su tutto il territorio nazionale, ma è più intenso nel Nord Italia (-10%), seguito dal Centro (-8,9%) e dal Mezzogiorno (-7,3%). In valori assoluti,  la spesa media più elevata si osserva come sempre nel Centro-nord, dove è di poco superiore ai 2.500 euro mensili contro i circa 1.900 euro del Mezzogiorno.

Rispetto al 2019, rimangono sostanzialmente invariata la spesa per i beni “incomprimibili” come Alimentari e bevande analcoliche (468 euro al mese) e quella per Abitazione, acqua, elettricità e altri combustibili, manutenzione ordinaria e straordinaria (893 euro mensili). Quella per tutti gli altri capitoli, che nel 2020 vale complessivamente 967 euro al mese, è scesa del 19,4% rispetto ai 1.200 euro del 2019, con diminuzioni drastiche per Servizi ricettivi e di ristorazione (-39%), Ricreazione, spettacoli e cultura (-26,5%), Trasporti, (-24,6%) e Abbigliamento e calzature (-23,2%).

Queste variazioni, spiega l’Istat, hanno determinato "una consistente modifica della composizione della spesa complessiva per consumi delle famiglie". Le spese per alimentari e abitazione sono infatti passate dal 53,1% del totale nel 2019 al 58,4% nel 2020 (tra le famiglie in povertà assoluta la percentuale sale addirittura al 77,1%).

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