Delega fiscale: "Strumenti di controllo sui distributori automatici"
Delega fiscale: "Strumenti di controllo sui distributori automatici"
Stati Generali del Vending

Nel 2013 fatturato a quota 2,62 miliardi ma consumi in leggero calo. Pesa l'innalzamento dell'Iva al 10%, mentre gli operatori temono un aggravio di costi dalla delega fiscale. Confida propone un sistema imperniato su distributori dotati di sistemi di pagamento elettronici.
Programma
-
giovedì 30 ottobre
- Interventi
Lucio Pinetti Presidente CONFIDA
Carlo Sangalli Presidente Confcommercio-Imprese per l'Italia
Mariano Bella Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia
Piero Angelo Lazzari Direttore Generale CONFIDA
Antonio Tartaro Coordinatore della Commissione Fiscale di CONFIDA
Sen. Anna Cinzia Bonfrisco Commissione Programmazione Economia e Bilancio del Senato
On. Daniele Capezzone Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati
Dott. Cosimo Maria Ferri Sottosegretario di Stato alla Giustizia
On. Luigi Casero Vice Ministro all'Economia e alle Finanze
Trentamila addetti, fatturato di filiera pari a 2,62 miliardi e consumi in leggero calo (1,14%). Sono i numeri della distribuzione automatica, il cosiddetto vending, resi noti nell'ambito degli "Stati Generali 2014", organizzati da Confida a Roma presso la sede nazionale di Confcommercio.
Il settore in crescita
Il comparto, sempre più protagonista dei consumi fuori casa e della distribuzione, registra numeri importanti: lo studio di settore curato da Accenture per Confida indica che nel 2013 il parco macchine installato era di circa 2 milioni 400mila distributori automatici. Di questi, due terzi sono piccole macchine per ufficio funzionanti a capsule e cialde, mentre il resto sono grandi distributori di bevande calde, fredde e prodotti solidi preconfezionati.
Le difficoltà del settore
Nonostante i numeri positivi, il settore manufatturiero della filiera attraversa un momento difficile, in particolare per i produttori di distributori automatici, sistemi di pagamento e accessori. Le difficoltà sono legate soprattutto alla pressione fiscale, tra cui l'aumento dell'IVA dal 4% al 10% in vigore dal 1° gennaio, che ha penalizzato il settore e richiesto un adeguamento dei prezzi.
Le preoccupazioni per la delega fiscale
Un ulteriore ostacolo è la legge delega in tema fiscale, che introduce "specifici strumenti di controllo" sulle cessioni di beni effettuate tramite distributori automatici. Per questo, il convegno organizzato in Confcommercio ha trattato il tema "Delega fiscale: strumenti di controllo sui distributori automatici, le proposte del vending".
La proposta di Confida
Gli operatori del settore spingono affinché il Governo adotti una soluzione tecnica compatibile con le specificità delle imprese. Un aggravio di costi stimato in 200 milioni di euro renderebbe insostenibile la misura. Per questo, Confida ha proposto:
- Dotare i distributori automatici di sistemi di pagamento elettronici.
- Trasmettere i dati delle operazioni a un palmare, che generi un file criptato.
- Inviare periodicamente i dati all'Agenzia delle Entrate.
- Conservare un archivio aziendale per la tracciabilità delle operazioni.
Tempi di attuazione e agevolazioni
Confida chiede un congruo termine per l'operatività della delega, considerati i costi di adeguamento. Inoltre, auspica agevolazioni per supportare gli investimenti aziendali nelle nuove tecnologie.
Il videoracconto
Sangalli: "Insostenibili altri drenaggi di risorse e penalizzazioni
In questi anni il settore della distribuzione automatica è stato capace più di altri di offrire soluzioni ai cambiamenti dettati dai nuovi stili di vita, dall'organizzazione del lavoro, dal trascorrere fuori casa molto più tempo rispetto al passato. Un comparto, dunque, di particolare importanza e rilievo per l'economia nazionale, che in un periodo di prolungata recessione del Paese sente il bisogno di salvaguardare e tutelare il proprio ruolo, le proprie strategie, la propria crescita. E che sente la responsabilità di dover compiere scelte importanti e decisive per il futuro, puntando sull'innovazione, sulla qualità dei prodotti, sul valore del servizio, su nuove formule distributive.
Carlo Sangalli
Ma un'appropriata e attenta gestione delle imprese del settore passa inevitabilmente dalla creazione da parte del Governo e delle istituzioni di condizioni ambientali idonee e di strumenti di supporto adeguati all'attività imprenditoriale, un'esigenza oggi più che mai fortemente sentita dalle imprese del terziario di mercato. Questo perché stagnazione dei consumi, pressione fiscale da record mondiale, scarsa offerta di credito e fiducia in diminuzione costringono di fatto il sistema imprenditoriale a fronteggiare un quadro economico purtroppo ancora in profonda crisi strutturale.
È una situazione, quella in atto, che per le imprese che vivono di domanda interna rende insostenibile un ulteriore drenaggio di risorse o ulteriori penalizzazioni, come avvenuto proprio alla distribuzione automatica che quest'anno ha subito il passaggio dal 4% al 10% dell'aliquota sulla somministrazione di alimenti e bevande. A questo proposito Sangalli ha citato alcune preoccupazioni sulla pur "positiva" legge di stabilità, come la possibilità di un aumento delle aliquote Iva ("una mazzata per i consumi"), il fatto che della deduzione totale del costo del lavoro non si avvantaggerebbero le imprese più piccole, che anzi subirebbero l'aggravio d'imposta sulle altre componenti della base imponibile Irap e i tagli regioni e sugli enti locali, che potrebbero essere compensati da un innalzamento delle tasse locali da parte delle amministrazioni regionali e comunali.
Per il presidente di Confcommercio la via per uscire da questa situazione è obbligata: il Governo deve attuare una poderosa operazione di sottrazione, meno tasse e meno spesa pubblica, per dare una scossa tangibile alla domanda interna. Perché questo livello di pressione fiscale è incompatibile con qualsiasi concreta prospettiva di ripresa economica.
Sangalli ha poi appoggiato la proposta di Confida sulla delega fiscale sottolineando: "quando parlo di fisco mi riferisco anche alla semplificazione. E ciò racchiude anche il senso delle vostre proposte rispetto agli strumenti di controllo sui distributori automatici".
Infine, il presidente confederale ha fatto un cenno ai fatti accaduti a Roma che hanno coinvolto gli operai delle Acciaierie di Terni lanciando una appello alla coesione sociale, che "è fondamentale, serve un supplemento di responsabilità da parte di tutti e occorre rafforzare il dialogo tra governo e parti sociali".
Gli interventi
La vostra proposta è nello spirito dell'evoluzione del fisco digitale e della semplificazione e ritengo che la sfida del credito d'imposta possa essere accettata.
Luigi Casero, viceministro all'Economia
È stata confortante la risposta nel merito alla proposta di Confida da parte di Luigi Casero, intervenuto agli Stati Generali del Vending organizzati dall'Associazione, che ha proseguito sottolineando l'urgenza di "portare avanti la delega fiscale per aumentare semplicità, certezza e tecnologia della 'macchina' fiscale, e per ridurre il peso della pressione sul contribuente. La legge di stabilità cerca di dare stimolo alle imprese per far ripartire il Paese. Abbiamo cercato di diminuire la pressione fiscale per renderlo più competitivo e riteniamo quella Irap una riduzione utile e forte, anche se ovviamente va a beneficio soprattutto di chi ha molti dipendenti. In sede parlamentare auspico un intervento per la vasta fascia mediana di imprenditori che sta tra partite Iva e grandi imprese.
La proposta di Confida è costruttiva e ragionevole, penso che il Governo possa valutarla, tanto più che si tratta di un approccio e di un modo di dialogare costruttivo che dobbiamo saper cogliere.
Sulla delega fiscale la politica deve correre: la semplificazione è essenziale per la certezza del diritto e per un nuovo rapporto tra fisco e contribuente. Occorre guardare non alla sanzione ma al dialogo, l'imprenditore deve poter lavorare con serenità e tranquillità.
È necessario rivedere la materia degli appalti considerando la qualità del prodotto, vitale nel vostro settore.
Cosimo Maria Ferri, sottosegretario alla Giustizia
Il Paese si regge su famiglie e imprese, soprattutto quelle del commercio e dell'artigianato. Dobbiamo vicinanza al 96% delle nostre imprese e dobbiamo difenderle dall'aggressione fiscale. E visto che non c'espansione in questa legge di stabilità, i conti di quest'anno saranno drammatici, esiste solo una speranza: che nella delega fiscale si scrivano cose giuste, niente idee maniacali come l'aumento dal 4 al 10% dell'Iva sulla distribuzione automatica. E se la tracciabilità del vostro settore può essere garantita in molti modi, non siate voi a pagare. Se lo Stato vuole tracciarvi, paghi lui.
Cinzia Bonfrisco, senatrice
La legge di stabilità fa troppo poco, non ci sarà alcuno shockall'economia, il Governo rischia di sciupare occasione storica.
Nella delega fiscale ci sono novità storiche come la compensazione crediti/debiti, ma dopo sette mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale solo tre ‘decretini' hanno visto la luce.
Lla distribuzione automatica vanta un credito, ha subito una ferita con l'aumento Iva, bisogna porvi rimedio. Se poi deve passare il principio dei controlli, occorre prevedere un credito d'imposta per chi sostiene costi per hardware e software, condivido la vostra proposta.
Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera
La Distribuzione Automatica in Italia
Gli italiani non rinunciano al rito della pausa al distributore automatico, anche se il settore nel 2013 fa registrare un calo dei consumi
La distribuzione automatica, il vending, è un settore, con i suoi 30 mila addetti e un fatturato di filiera pari a 2,62 miliardi, che fa registrare applicazioni sempre più innovative con l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, ma che è ancora fortemente legato alla tradizione del caffè espresso e alla pausa ristoro nei luoghi di lavoro.
A fronte di una più generale contrazione dei consumi, che riguarda anche la distribuzione automatica (-1,14%), si registra un aumento del consumo di bevande calde (+2,14%).
Dall'aggiornamento dello studio di settore curato da Accenture per conto di CONFIDA da ormai diversi anni, il parco macchine installato nel 2013 è di circa 2.400.000 distributori automatici di cui circa 1.600.000 riguarda le piccole macchine per ufficio funzionanti a capsule e cialde, mentre la restante parte è riferita ai grandi distributori automatici di bevande calde, fredde e prodotti solidi preconfezionati.
Tab. 1 – Numero distributori automatici installati in Italia
Anno | Numero distributori automatici |
---|---|
2010 | 2.405.883 |
2011 | 2.487.450 |
2012 | 2.431.394 |
2013 | 2.427.202 |
Oltre 6 miliardi i prodotti erogati in un anno, ma due da soli coprono circa il 75% delle erogazioni: il caffè espresso (circa 4 miliardi) e l'acqua (circa 700 milioni di bottiglie da 0,5 litri).
Centinaia le referenze di bevande, succhi e snack offerti dal settore, nella quasi totalità prodotti di marca o di tradizione del territorio, che però coprono poco più del 25% del fatturato. Un servizio quindi che nonostante la grande leva dei due prodotti trainanti, investe in assortimento, logistica e qualità per offrire la più completa pausa agli utenti.
La strada della qualità intrapresa dalla distribuzione automatica, anche grazie a due certificazione di Settore: la certificazione di servizio TQS Vending e la certificazione DTS 114 per le miscele di caffè in grani specifiche per il vending, assicura maggiori garanzie al consumatore. Questo ha comportato un inevitabile aumento dei prezzi al consumo. Proprio per questo motivo il 2013 ha registrato un aumento di fatturato pari allo 1,09% a fronte di una diminuzione delle consumazioni che è risultata del -1,14%.
Tab. 2
Categoria | Numero di consumazioni |
---|---|
N. consumazioni TOTALI | 6.267.476.132 |
OCS* | 1.531.723.942 |
Caldo | 2.969.351.135 |
Bevande Fredde** | 931.854.185 |
Snack | 822.539.978 |
Gelati | 10.403.785 |
Pasti pronti | 1.603.106 |
(*) Office Coffee Service (piccoli distributori automatici a capsule o cialde).
(**) Qualsiasi formato (PET/Lattine/Brik). Acqua inclusa.
Da non dimenticare l’aumento dell’aliquota IVA dal 4 al 10% entrato in vigore il 1° gennaio 2014 che ha sicuramente da un lato penalizzato il settore e dall’altro reso necessario un adeguamento dei prezzi delle consumazioni.
Difficile il momento per il comparto manufatturiero della filiera, in particolare per i produttori di distributori automatici, sistemi di pagamento e accessori, che sono stati la prima componente a risentire del difficile contesto economico.
Tab. 3 – Fatturato annuo del Settore
Anno | Imprese di gestione (€) | Imprese di fabbricazione D.A. e accessori (€) |
---|---|---|
2010 | 2.102.808.596 | 397.908.869 |
2011 | 2.154.793.711 | 395.520.000 |
2012 | 2.137.551.495 | 393.587.245 |
2013 | 2.161.368.845 | 391.501.233 |
“Anche la distribuzione automatica italiana risente degli effetti della recessione che da alcuni anni è causa di una minore propensione ai consumi. Questo lo possiamo osservare dalla particolare contrazione dei prodotti complementari nella pausa caffè.” Dice Lucio Pinetti, Presidente di CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica. “In questo contesto ci preme fare una precisazione sul fatto che da alcuni anni gli investimenti per l’acquisto di nuovi apparecchi si sono contratti; ne consegue che per un vero rilancio di tutta la filiera è necessario il sostegno alle nostre imprese attraverso il beneficio degli sgravi fiscali, ad iniziare dalle industrie manifatturiere del vending”.
Delega fiscale: la proposta di Confida
Attualmente l’incasso per le somministrazioni effettuate a mezzo distributori automatici funzionanti a gettoni e/o moneta deve essere annotato giornalmente nel libro dei corrispettivi e la dichiarazione dei redditi va comunicata al fisco nelle modalità e nei termini previsti per gli altri settori business.
La legge 11 marzo 2014 n.23 che conferisce delega al Governo per l’aggiornamento del sistema fiscale, prevede(art. 9 lettera g) l’introduzione di “specifici strumenti di controllo relativamente alle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici”.
Preoccupazioni
Di fronte a questo nuovo provvedimento le preoccupazioni che vengono manifestate dal settore fanno riferimento all’ipotesi di una soluzione tecnica che sia compatibile con le specificità delle imprese del settore (tipologia delle locazioni e un notevole numero di distributori automatici: 800.000 apparecchiature interessate dalla manovra) e che non simuli soluzioni in vigore per altri comparti.
In caso contrario, il settore verrebbe aggravato di un costo improprio stimabile in 200 milioni di euro.
La preoccupazione è aggravata dal fatto che con il provvedimento n. 90/2013 (“eco-bonus per l’edilizia”) il settore ha subito un drenaggio di risorse finanziarie stimato oltre i 100 milioni di euro per effetto dell’innalzamento dell’IVA sui consumi di alimenti e bevande dai distributori automatici dal 4% al 10%.
Proposta Confida
CONFIDA, nel cogliere la volontà dell’Amministrazione di riconfigurare i meccanismi di accertamento e di trasparenza fiscali, si è resa parte attiva nello studio di una proposta di soluzione tecnica finalizzata a soddisfare i criteri di certezza e di trasparenza dei dati contabili e rispettosa delle esigenze di semplificazione delle operazioni e di economicità di sistema.
Nel rispetto di quanto sopra la proposta si basa sui seguenti assunti:
- i distributori automatici saranno dotati di sistemi di pagamento elettronici;
- i dati verranno trasmessi ad una periferica esterna (“palmare”) in grado di: o generare un file contenente i dati identificativi della singola operazione,
- criptare il file con l’algoritmo di criptaggio adottato,
- disporre per la trasmissione dello stesso.
- i file così compilati saranno oggetto di un’unica trasmissione periodica dal pc della sede centrale dell’azienda all’Agenzia delle Entrate;
- in azienda verrà conservato un archivio per la tracciabilità delle operazioni.
Tempi e risorse
Il provvedimento attuativo di quanto previsto dalla Legge Delega dovrà tener conto conto degli adeguamenti tecnici e degli investimenti necessari per l’elevato numero di distributori automatici, dovrà prevedere necessariamente un congruo termine per l’inizio della sua operatività.
Pur nella consapevolezza della scarsità di risorse finanziarie da parte dello Stato ma in considerazione delle finalità del provvedimento oggetto di “Delega Fiscale” sarebbe auspicabile che gli investimenti delle aziende per l’acquisto delle nuove applicazioni tecnologiche siano supportati da agevolazioni.
La Legge di delega fiscale può rappresentare una opportunità per un intervento che superi il tradizionale dualismo tra fisco e contribuente. Con riferimento all’art 9 della Legge n.23/2014 come CONFIDA abbiamo inteso fare la nostra parte, con un atteggiamento costruttivo, per presentare una soluzione tecnica in grado di fornire trasparenza e certezze all’Amministrazione e, al tempo stesso, economicità e sostenibilità di sistema da parte delle nostre imprese.
Lucio Pinetti, Presidente di CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica
DETTAGLI EVENTO
Confcommercio
2014-10-30 | 2014-10-30 10.00
Sala Orlando, Confcommercio
Piazza G.G. Belli, 2 Roma
stampa@confcommercio.it
(+39) 06 5866 1
Condividi