Strumenti per lo sviluppo e la competitività del turismo

Strumenti per lo sviluppo e la competitività del turismo

Palazzo Chigi - Roma, 11 aprile 2007

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11 aprile 2007
QUANTO HAI GUADAGNATO

Desidero ringraziare il Presidente del Consiglio, On. Prodi, e il Vice Presidente, On. Rutelli, per aver organizzato questo incontro, quale segno tangibile dell’attenzione del Governo verso il settore del Turismo.

Confcommercio aveva evidenziato - non molto tempo fa,  all’inaugurazione  della Bit - la necessità che la questione turismo venisse messa al centro dell’agenda di lavoro del Governo e del Parlamento con caratteristiche di priorità e di urgenza, pensando ad una strategia nazionale per il settore che si integrasse con il lavoro delle regioni.

La riunione di oggi mi sembra una più che tempestiva risposta alla nostra sollecitazione e quindi cercherò di utilizzare al meglio questa occasione.

In un contesto come questo, l’obiettivo è individuare gli strumenti per lo sviluppo e la competitività del turismo.

E partirò proprio dalla competitività, ossia dalla capacità di attrazione del nostro Paese rispetto agli altri competitors.

L’attrattiva turistica di un Paese è data da un insieme di fattori, ma sostanzialmente da due aspetti solo apparentemente lontani fra di loro: l’accoglienza del territorio, intesa come accessibilità, efficienza, capacità di accogliere da parte di tutti i soggetti coinvolti; e dall’altra la promozione, a livello internazionale e su larga scala, di un’immagine ed un’offerta in grado di attirare i flussi dei nuovi Paesi che si affacciano sul mercato e di interpretare le nuove esigenze dei viaggiatori contemporanei.

Su quest’ultimo versante credo che la volontà di “lasciare il segno� sia evidente e confermata dall’impegno che il Vice Premier Rutelli e l’Enit stanno portando avanti.

Ma è un altro l’aspetto su cui invece è necessario, e improcrastinabile uno sforzo collettivo, per consentire all’Italia di superare il gap che la separa dagli altri Paesi: rafforzare la nostra dotazione infrastrutturale, perché i servizi, siano essi prevalentemente pubblici o in mano ai privati, nazionali o locali giocano un ruolo fondamentale nel condizionare l’attività degli operatori e nel rendere i territori più o meno accessibili.

Insomma dobbiamo creare, per il turismo, un contesto davvero competitivo, e per fare questo ricordiamoci che per le nostre imprese è necessario competere ad armi pari, sia sul mercato interno che sul mercato estero. Il che significa anche essere più competitivi sui prezzi, e quindi riallineare le aliquote Iva del settore ai livelli praticati in molti Paesi membri dell’Unione europea, ma anche intervenire sul costo del lavoro e sul sistemi degli ammortizzatori sociali.

Deve quindi essere ampliata la sfera di applicazione della riduzione del cuneo fiscale, un provvedimento che abbiamo apprezzato, ma che non tiene conto, nella attuale formulazione, di situazioni di stabilità - quali, ad esempio, quelli dei lavoratori stagionali del turismo, che lavorano per 10 mesi l’anno - che coincidono in sostanza con il tempo indeterminato.

Lo stesso discorso va affrontato per una seria riforma degli ammortizzatori sociali che ora come ora interessano solo una parte residuale delle imprese e dei lavoratori ma non le imprese del settore alberghiero e della ristorazione.

Concludo sottolineando che proprio perché il turismo è una risorsa che appartiene a tutti - cittadini, imprenditori, istituzioni - è una risorsa da valorizzare, e sulla quale investire: risorse, idee, attenzione e cura. E per procedere in questo cammino occorre una politica del turismo forte, integrata e coordinata tra tutti i livelli istituzionali.

Infatti oggi più che mai è necessario formulare un programma condiviso, con la partecipazione dei protagonisti pubblici e privati del settore, con interventi concreti nella programmazione economica a livello centrale e locale.

Insomma è necessario lavorare insieme e, come si ripete spesso, “fare sistema� perché il turismo è un banco di prova della sussidiarietà, sia verticale tra le istituzioni, che orizzontale tra pubblico e privato.

Mi sembra che il senso del nostro incontro di oggi, in fondo, sia proprio qui; tutti insieme dobbiamo intensificare gli sforzi, e dobbiamo farlo in fretta.

E qui, Presidente, siamo venuti con la nostra delegazione coordinata dal Presidente di Confturismo e Vice Presidente Vicario di Confcommercio, Bernabò Bocca accompagnato dai Presidenti delle Federazioni aderenti al nostro mondo e da una rappresentanza molto qualificata di imprenditori del settore.

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