Tassazione mance, nuovo incontro al Ministero
Tassazione mance, nuovo incontro al Ministero
La ministra Santanché e le Associazioni di categoria si sono confrontate su monitoraggio e applicazione della disciplina. Fipe: "così si valorizza il lavoro nei pubblici esercizi".

Il 14 maggio si è tenuto un incontro al Ministero del Turismo tra la ministra Daniela Santanché, Agenzia delle entrate, Abi, Apsp e le principali associazioni di categoria per fare il punto sull'applicazione della tassazione agevolata delle mance. Al centro del confronto l'adeguamento dei Pos per facilitare l'erogazione del beneficio (secondo l'Abi oltre l'80 per cento risulta abilitato a gestire la transazione mance, quindi attivabile alla sola richiesta dell'esercente) e il lavoro sull'interpretazione della normativa relativaai lavoratori somministrati.
Sossidfatta Fipe-Confcommercio, che ritiene la normativa sulla tassazione agevolata delle mance “uno strumento importante per sostenere il reddito dei lavoratori del comparto e rendere più attrattivo il lavoro nel settore”, oltre che “un passo concreto per contrastare il lavoro irregolare e promuovere la trasparenza”. La Federazione “continuerà a collaborare con le istituzioni affinché la norma sia pienamente operativa e utilizzata dalla rete degli oltre 320mila pubblici esercizi italiani”.
Fipe: "Bene Santanchè su adeguamento Pos"
Nuova tassazione delle mance: questo il tema al centro del tavolo tecnico che si è tenuto il 9 gennaio 2025 nella sede del dicastero del Turismo tra la ministra Daniela Santanchè, l'Associazione Bancaria Italiana (Abi), l'Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento (Apsp), e le principali associazioni di categoria. L'incontro ha affrontato in particolare il monitoraggio e l'applicazione della disciplina sulla tassazione agevolata delle mance percepite dal personale del turismo, dell'ospitalità alberghiera e della ristorazione, ampliata dalle disposizioni dell'ultima legge di bilancio.
Tra i partecipanti al tavolo anche Fipe Confcommercio, la Federazione dei pubblici esercizi, che ha espresso il proprio apprezzamento per le proposte presentate che prevedono un aumento della percentuale esente da tasse dal 25% al 30% e l'incremento della soglia di reddito per l'esenzione fiscale da 50.000 a 75.000 euro. Questi interventi rappresentano un passo significativo nel riconoscimento del valore e della professionalità dei lavoratori del settore, incentivando la qualità del servizio e rendendo più attrattivo il comparto turistico. L'iniziativa, ha ricordato una nota del MiTur, rinnova una misura già introdotta dal governo Meloni, rendendola più efficace per il mercato del lavoro.
"In un contesto globale - ha spiegato la ministra Santanchè a margine dell'incontro - in cui le mance sono spesso tassate come reddito, questa iniziativa vuole rendere ancora più efficace, stabile e funzionale uno strumento finalizzato ad accrescere l'attrattività dell'industria turistica per i lavoratori e migliorare condizioni e qualità dei servizi, necessarie per un turismo realmente competitivo. Miriamo a incentivare la diffusione e l'applicazione della normativa, che è una misura importante per i lavoratori del turismo, in quanto aumenta il loro guadagno, ne incentiva la fidelizzazione e rende al tempo stesso più appetibile il comparto".
L'unica perplessità di Fipe riguarda gli aggiornamenti dei dispositivi Pos che, a due anni dall'introduzione della prima norma, risultano ancora incompleti. Questo ritardo da parte dei fornitori di servizi di pagamento compromette la gestione digitale delle mance, ostacolando l'effettiva applicazione della legge.
La Federazione auspica quindi per il futuro una maggiore collaborazione da parte dei fornitori di servizi di pagamento per superare tali criticità e facilitare l'adozione di strumenti adeguati alla normativa già in vigore da due anni. Ciò consentirebbe alla clientela di lasciare la mancia tramite pagamento digitale e alle imprese di trasferire ai propri dipendenti le mance stesse, migliorando il benessere e il reddito dei lavoratori.