Taverna: "segnali di miglioramento insufficienti per una ripresa tangibile"

Taverna: "segnali di miglioramento insufficienti per una ripresa tangibile"

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28 luglio 2016

"I segnali di miglioramento sono innegabili, ma restano altalenanti e comunque insufficienti per una ripresa tangibile". Così  Santino Taverna, presidente di Fimaa-Confcommercio, nel corso della conferenza stampa per la presentazione dell'Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2016, un report "più che attendibile, visto che ha coinvolto 30mila persone". Per Taverna dai dati emerge che "il comparto turistico continua a faticare a causa della crisi e soprattutto per la tassazione sugli immobili, più che triplicata dal 2011.Non a caso i prezzi non sono mai stati così bassi e molto difficilmente potranno scendere ancora". Qualche schiarita, per il presidente di Fimaa-Confcommercio, comunque si vede. Nelle grandi città, in particolare, dove "il mercato è in ripresa, al contrario della provincia" Resta che "la crisi ha fatto perdere 700mila posti di lavoro nell'immobiliare e questo, insieme all'instabilità politica e al comportamento delle banche, ha frenato anche il mercato delle seconde case, nell'ambito del quale il miglioramento si vede nelle località rinomate e grazie agli investimenti degli stranieri" .Per ripartire davvero, ha concluso Taverna, "serve maggiore attenzione al turismo partendo dalle tante potenzialità inespresse, soprattutto nel Mezzogiorno. E poi tagliare le imposte a imprese e famiglie, adottare provvedimenti contro la disoccupazione giovanile e migliorare l'accesso al credito per giovani e stranieri".

Luca Dondi (managing director di Nomisma)

L'ottimismo dei consumatori nel 2015 aveva riportato l'interesse a investire nell'immobiliare, ma i segnali di quest'anno sono più contenuti: il 2016 registra infatti un rallentamento negli investimenti. L'80% della domanda ha bisogno di un sostegno bancario oltre che familiare, e in più vi è solo una parziale disponibilità di credito dalle banche. Il mercato oggi è potenziale, e dipende molto dall'atteggiamento delle banche e dall'atteggiamento di chi vende, dai prezzi che propone. L'aumento dell'interesse attenua la flessione dei prezzi, ma siamo in una fase recessiva con possibilità di ricadute. Le località più richieste sono quelle montane e lacuali, quelle rinomate interessano soprattutto la domanda straniera. Il mercato immobiliare dipende dagli investimenti, che però sono la componente piùvolatile ed esposta a fenomeni socio-politici.

Fabrizio Savorani (esperto immobiliare turistico di Fimaa-Confcommercio)

I Comuni e le Regioni influiscono profondamente sul mercato immobiliare: migliori le sinergie, migliori gli effetti. Durante la crisi intercorsa tra il 2009 e il 2016 nessuno ha ascoltato gli agenti immobiliari: è fondamentale che si ascoltino, e insieme a loro anche i costruttori e i clienti, i maggiori contribuenti al Pil italiano.

 

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