Per ora c’è solo il testo di un protocollo d'intesa tra Governo e Associazioni, visto che la firma non è per domani. L’attesa riunione del Tavolo sull'Autotrasporto , sotto la guida della viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, si è dunque rivelata interlocutoria visto che – riferisce il dicastero stesso - "le Associazioni hanno manifestato l'esigenza di discutere l'Intesa al loro interno, impegnandosi “a scongiurare contestualmente anche il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto a garanzia della prosecuzione senza soluzione di continuità delle attività". 

Interpretazione, quest’ultima, smentita da Amedeo Genedani, presidente di Unatras, l'Unione delle Associazioni Nazionali più rappresentative dell'Autotrasporto. Per sabato, ha detto, “sono confermate le nostre manifestazioni/assemblee per confrontarci con la categoria e anche per protestare contro le speculazioni sul prezzo e sulla carenza del canale extra rete". "La vice ministra ci ha presentato un pacchetto di proposte che recepisce quelle fatte da noi sulle regole del settore, mentre ad oggi dal Ministero dei Trasporti non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti.  Per fermare la speculazione in atto abbiamo chiesto di attuare dei controlli serrati oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio. Non abbiamo firmato alcun accordo ma il tavolo resta aperto permanentemente", ha concluso.

Unatras ha successivamente proclamato il fermo dell'autotrasporto dal 4 aprile "dopo un attento esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati al Ministero dei Trasporti, giudicati insufficienti". Per cui "pur apprezzando le ipotesi illustrate dalla viceministra Bellanova, Unatras ribadisce che gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi. E ad oggi non è previsto nulla di tutto questo".