Federmoda e Assomoda al "Tavolo della Moda"

Federmoda e Assomoda al "Tavolo della Moda"

Le due organizzazioni hanno partecipato al tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico. "Serve un patto di filiera".  

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14 luglio 2021

Federazione Moda Italia-Confcommercio è intervenuta con il Vice Presidente Marco Cremonini ed il Segretario Generale Massimo Torti al Tavolo della Moda presso il MISE, convocato dal Vice Ministro Gilberto Pichetto Fratin alla presenza del Sottosegretario al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni.

Nel suo intervento al Tavolo, il Vice Presidente Marco Cremonini ha stigmatizzato, nell’ambito della discussione parlamentare per la conversione in legge del Decreto Sostegni bis, la scelta di escludere il retail della moda, per assenza di risorse, dal credito d’imposta sulle eccedenze di magazzino, nonostante sia chiaro a tutti che la distribuzione commerciale sia il settore più colpito dalle rimanenze durante la pandemia. "Un settore in forte sofferenza per la chiusura forzata per decreti per ben 138 giorni, pari ad una perdita del 35% della propria capacità lavorativa che ha subito una concorrenza notevole dall’online e dai colossi del web che hanno potuto beneficiare di un’importante rendita di posizione".

Per questo, occorrerebbero risorse ad hoc per l’innovazione nel retail e, soffermandosi sulle possibili nuove restrizioni in caso di aumento dei contagi, il Vice Presidente Cremonini ha sollecitato il Tavolo sulla necessità di un patto della filiera e che i negozi di moda, abbigliamento, calzature e pelletteria rimangano aperti anche in zona rossa, nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti come accade per pressoché tutte le altre attività commerciali oppure, in subordine, prevedere aperture su appuntamento come avvenuto in altri Stati europei nei passati lockdown. Infine, Federazione Moda Italia ha lanciato la proposta di rilanciare i consumi con iniziative utili alla filiera come il bonus moda, la riduzione dell’IVA temporanea per prodotti di moda e per estendere alla filiera della moda in tutta Italia che mantiene occupazione i vantaggi della misura già in essere “Decontribuzione sud”.

Il Vice Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha selezionato una serie di proposte tra quelle pervenute al Tavolo, dando attenzionea quanto richiesto da Federazione Moda Italia-Confcommercio in particolare sul tema delle “Misure connesse all’emergenza pandemica”, con riguardo alla valutazione dell’estensione del credito d’imposta sulle di magazzino al settore della distribuzione; al “Sostegno e sviluppo della domanda interna e ripresa delle PMI” con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della domanda interna e la ripresa delle PMI operanti nel comparto moda, abbigliamento, calzature, accessori, mediante l’erogazione di contributi finalizzati all’acquisto di abbigliamento, calzature e accessori; ai contributi per l’accesso da parte delle imprese italiane all’e-commerce, indirizzati agli operatori del commercio per sviluppare ovvero consolidare la propria posizione sul mercato nazionale e internazionale attraverso l’accesso a piattaforme e sistemi di e-commerce.

Anche Assomoda (l’Associazione italiana degli agenti e distributori della moda e dello sport) ha partecipato al al tavolo. Erano presenti il presidente Maurizio Governa e il consigliere Antonio Papa che al termine dei lavori hanno consegnato un documento con le richieste specifiche dell’Associazione. Nel suo intervento, il presidente Governa ha evidenziato il valore aggiunto degli agenti di moda: nella filiera della moda e per l’economia. E ha sottolineato come gli agenti di moda siano imprenditori che, per operare, hanno la necessità di importanti investimenti: dalla vettura allo show room; dai campionari, quasi sempre da acquistare, a strumenti informatici ormai indispensabili per l’attività. Costi rilevanti compensati da entrate provvigionali che, però, vengono riconosciute solo dopo che gli ordini sono stati consegnati e dopo che i clienti hanno pagato. Quindi, circa a distanza di quasi un anno. Al viceministro Gilberto Pichetto Fratin Governa ha anche ricordato la grave emorragia che la categoria ha subito per la pandemia con un calo di fatturato provvigionale del 25% e una chiusura dell’11%, a livello nazionale, degli showroom di moda. "Considerando che l’imprenditoria italiana è rappresentata per il 98% da aziende sotto i 20 addetti, la figura degli agenti – rimarca Assomoda - diventa sempre più importante perché l’agente grava all’azienda solo se vende e se il cliente paga. Un apporto indispensabile per le piccole medie imprese che hanno bisogno di sviluppare la distribuzione dei prodotti/collezioni". Al “Tavolo della Moda” il presidente Governa ha anche rilevato l’importanza dei sostegni, ma soprattutto la necessità di una maggiore considerazione della categoria, talvolta trascurata dalle Istituzioni. 

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