Tax Credit, "boccata di ossigeno per i librai"

Tax Credit, "boccata di ossigeno per i librai"

Per il presidente dell'Ali, Paolo Ambrosini, "questo tipo di misura risponde a un reale bisogno delle imprese, che si attendono quella boccata d'ossigeno che permetterà loro di continuare a lottare per promuovere il libro e la lettura". Ali conferma la valutazione positiva su 18App.

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8 ottobre 2018

"L'adesione così numerosa da parte delle librerie per noi di Ali Confcommercio è motivo di una doppia soddisfazione. Da un lato, infatti, conferma la bontà del lavoro svolto in stretto contatto con Governo e Mibac e, dall'altro, che questo tipo di misura risponde ad un reale bisogno delle imprese da noi rappresentate che dal Tax credit si attendono quella boccata d'ossigeno che permetterà loro di continuare a lottare nei nostri territori per promuovere il libro e la lettura". E' il commento di Paolo Ambrosini, presidente di Ali Confcommercio sul tax credit. "Significativo poi - conclude - che la misura sia stata accolta in tutto il territorio nazionale a conferma che le librerie pur con tutte le eccezioni sono ancora realtà presenti in tutta Italia. Ora al lavoro per migliorare lo strumento per l'anno prossimo e per trovare nuove opportunità per le nostre imprese".

Ali conferma la valutazione positiva su 18App

L'associazione dei librai italiani ha tenuto un'audizione davanti alla Commmissione cultura del Senato su 18App. "Le analisi statistiche sugli indici di lettura degli italiani - ha osservato Ali - evidenziano un problema strutturale e cronico che negli ultimi anni si è aggravato per la fascia d'età 12-20, quella che a giudizio degli analisti risulta essere più colpita dagli effetti della massiccia diffusione degli strumenti digitali". "Il dato di per sé non sarebbe preoccupante se studi e analisi non avessero già ampiamente dimostrato che il consumo di libri, e in generale di beni culturali, garantisce una maggiore capacità di comprensione di fenomeni complessi favorendo l'apprendimento e la ricerca di soluzioni percorribili e il contrasto all'analfabetismo funzionale che colpisce oggi un diplomato su 5 e 11mln di cittadini (fonte Ocse Psa)". "L'uso di 18App - si legge nella nota di Ali - vuole offrire degli strumenti concreti di sostegno alla formazione e all'autoformazione dei 18enni; nel corso del biennio di applicazione della misura i risultati concreti sono estremamente lusinghieri e per la realtà che rappresentiamo hanno contribuito a rilanciare quella parte di produzione editoriale, editoria principalmente di ricerca e studio, che negli ultimi anni aveva fortemente sofferto per il ricorso alle fotocopie illegali, fenomeno più volte denunciato agli organi di controllo e che toglie risorse al mondo del libro e che ha scoraggiato investimenti nel nostro settore anche di importanti gruppi editoriali stranieri". "Ricordiamo che l'attuale legislazione consente la fotocopiatura fino al 15% di un'opera e che, come risultato da alcune attività di indagine, il mondo delle fotocopie illegali risulta essere per buona parte controllato dal mondo della malavita e del racket. Ma oltre al valore economico che 18App ha riportato in libreria, vorremmo evidenziare la ricaduta culturale che ha prodotto dato che i 18enni, i quali in base a ricerche e studi in ambito commerciale sono i più sensibili ai mutamenti di acquisto ai quali stiamo assistendo che li porta ad abbandonare il canale fisico e ad utilizzare in modo massiccio l'online, hanno, come riportato dai dati del ministero, utilizzato per il 46% il canale fisico scoprendo o riscoprendo realtà imprenditoriali radicate e presenti nei nostri centri storici e quartieri e soprattutto scoprendo, con l'accesso in libreria, che vi è anche una diversa modalità di acquisto data dalla possibilità di verificare direttamente la qualità e i contenuti del libro che si intende acquistare, e anche dal fatto che nelle librerie, grazie alla profondità degli assortimenti presenti e alla presenza di personale professionalmente qualificato, vi è la possibilità di trovare proprio quel libro che non si sapeva di cercare". "Per questo motivo noi di Ali Confcommercio riteniamo utile il mantenimento di 18App secondo i principi che l'hanno ispirata, intervenendo eventualmente sulla semplificazione di accesso allo strumento che in alcuni casi ha rappresentato un sicuro motivo di ostacolo. L'abbandono di 18App, o anche solo il fatto di legarla all'Isee, è un chiaro messaggio al Paese e ai 18nni che la cultura e la formazione rispondono a scelte private e che come tali lo Stato non può intervenire se non ove vi siano difficoltà di ordine economico, mentre per noi cultura e formazione devono essere  i drivers per la crescita del Paese sui quali si deve avere il coraggio di investire maggiormente; fare di 18App una misura di sostegno al reddito inoltre ci sembra non rispondere agli obiettivi di una politica culturale, bensì a quelli di una politica assistenziale, che sinceramente riteniamo debba essere affrontata da altri dicasteri. Peraltro, sull'urgenza che il Paese torni ad investire risorse per sostenere la formazione e i consumi culturali, Ali Confcommercio da tempo propone la detrazione fiscale per gli acquisti di libri, una misura i cui benefici attesi sarebbero principalmente di rimettere al centro dell'agenda politico-sociale l'idea che i libri e la lettura sono gli strumenti ai quali dobbiamo far ricorso per garantire a noi e ai nostri figli quel benessere che negli ultimi anni abbiamo smarrito, perché non abbiamo saputo leggere in anticipo le conseguenze dei cambiamenti in atto e ci siamo lasciati travolgere dalla ricerca di soluzioni che non avevano il respiro di un'idea di paese e di nazione. In base a quanto esposto, confermato altresì dai dati che giungono dalle librerie del territorio, Ali Confcommercio rileva come il progetto 18App abbia contribuito a riavvicinare i ragazzi alle librerie, consentendo loro di rafforzare l'interesse verso il mondo del libro e della lettura. Si tratta di un dato rilevante se si pensa che l'Italia è tristemente uno dei fanalini di coda per percentuali di lettori nella UE (meno della metà degli italiani dichiara di leggere un libro all'anno) e che circa 13 milioni di italiani – soprattutto nel Sud Italia e nelle Isole - non hanno una libreria a disposizione nel proprio territorio di residenza. I 18-19enni rappresentano pertanto un segmento di cittadini sui quali riteniamo che lo Stato debba e possa investire risorse – l'Ali Confcommercio da anni è impegnata ai tavoli istituzionali sul fronte della promozione del libro e della lettura – e 18App dimostra che lo stimolo alla lettura risponde positivamente laddove vi siano forme di incentivazione efficaci e modalità di fruizione agevolate. Fra l'altro, poiché le statistiche mostrano un'ottima propensione alla lettura nelle fasce d'età scolare e pre-adolescenziale che però tende a diminuire col crescere dell'età, investire sui giovani diventa fondamentale per frenare il progressivo "analfabetismo funzionale e di ritorno" che si è insinuato pericolosamente nel nostro Paese. Ali Confcommercio, che ha già espresso, e conferma, il proprio apprezzamento per 18App, è totalmente disponibile a collaborare con il Parlamento e il Governo per condividere idee e proposte a sostegno e sviluppo dell'iniziativa; auspichiamo che il progetto possa non solo essere confermato ma ulteriormente potenziato nella fruizione del prodotto libro, attivando modalità di verifica che prevengano in maniera efficace dispersioni e/o utilizzi inidonei del bonus. Riteniamo infatti che prevedere delle forme di controllo su come 18app venga utilizzata sia quanto mai utile per prevenirne un uso improprio a tutela di quella maggioranza di utilizzatori e di imprenditori che ne rispettano lo spirito e la sostanza.

Alcuni "numeri" 

Dal novembre 2016 allo stesso mese del 2017, tramite 18app circa 600 mila ragazzi nati nel 1998 e nel 1999 hanno speso oltre 163milioni di euro per acquistare libri, musica e biglietti per l'ingresso a concerti, cinema, teatro, eventi culturali e musei. Gli acquisti sono avvenuti nel 54% dei casi sulle piattaforme online e per il 46% direttamente nei circa 4.000 esercizi commerciali accreditati, di cui circa 1.350 sono librerie e cartolibrerie. E' importante notare che il riparto della spesa nelle diverse categorie di consumo, annovera la lettura quale prodotto culturale più apprezzato dai giovani: oltre l'80% del valore della spesa complessiva nei due anni del bonus cultura ha riguardato i libri (98% libri cartacei; 2% ebook). Seguono concerti e musica, che insieme raccolgono oltre il 10% della spesa, e cinema con oltre il 7% del valore degli acquisti. (dati Mibact)

Si evidenzia che I ragazzi residenti in Italia nel 2017 nella fascia d'età 15-19 sono 2.890.000 circa

(Elaborazione dati Istat di Comuni-Italiani.it)

Nel periodo 2013-2017, la lettura da 1 a 3 libri l'anno fra i giovani nella fascia d'età 18-19 anni, si assesta sul 47%.

Nel medesimo periodo e fascia d'età, la lettura di 12 e più libri l'anno è dell'11,24% circa con diminuzioni di un paio di punti nel 2014 e di un punto nel 2016.

Circa il 90% dei 18-19enni usa regolarmente internet

(Fonte Istat)

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