Tax credit librerie: "domande al via, ma risorse insufficienti"
Tax credit librerie: "domande al via, ma risorse insufficienti"
Da lunedì 16 settembre prossimo fino al 31 ottobre si potranno presentare le domande per l'agevolazione dedicata alle librerie sul portale dedicato del Ministero della Cultura.
La Legge di Bilancio del 2018 ha previsto un credito d’imposta per i venditori che operano nella vendita al dettaglio di libri: il cosiddetto Tax credit librerie. Anche per l'anno 2024 l’incentivo è stato rinnovato dal Ministero delle Cultura, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dalle ore 12 di lunedì 16 settembre prossimo si potranno presentare le domande per l'anno 2024 e fino alle 12 di giovedì 31 ottobre sul portale dedicato del Ministero della Cultura. Quest’anno, a seguito dei tagli dell’ultima finanziaria, presenta però una dotazione insufficiente rispetto alla spesa storica. "L’Ali Confcommercio - ha spiegato il presidente Paolo Ambrosini - ha più volte sollecitato una maggiore attenzione alle esigenze delle librerie che corrono il rischio di vedersi rifiutare la domanda o di vederla accolta solo in parte. Librerie che già devono affrontare una seconda parte dell’anno senza le misure del fondo biblioteche e con carta cultura che ad oggi non ha avuto lo stesso impatto nel mercato di app18".
Il tax credit andrà indicata nella dichiarazione dei redditi presentando il modello F24 sul sito dell’Agenzia delle entrate (codice contributivo 6894). Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione (entro i limiti del regolamento dell’Ue in materia di aiuti di piccola entità) e quindi non concorre alla formazione del reddito.
Indice:
- Che cos'è
- Requisiti, limiti e importi
- Come e chi può presentare la domanda
- L'intervista al presidente di Ali, Paolo Ambrosini
Che cos'è
Il Ministero della Cultura ha pubblicato le date per presentare le domande per il tax credit librerie. Dalle ore ore 12 dell'16 settembre 2024 fino alle 12 del 31 ottobre 2024 è possibile presentare la domanda di accesso, per l'anno in corso, al credito di imposta per gli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 (Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati) o 47.79.1. (Commercio al dettaglio di libri di seconda mano).
Le istanze si potranno inviare solamente sulla piattaforma online del MiC e sarà necessario specificare la dimensione dell’impresa: micro, piccola, media, grande. Le risorse saranno poi ripartite tra le imprese idonee, che potranno quindi accedere al credito fiscale e usarle per diverse categorie di spesa. Quest’anno la dotazione finanziaria ammonta a 8.250.000 euro.
Per accedere alla compilazione occorrerà registrarsi inserendo:
- i dati dell'imprese esercente (ragione sociale e codice fiscale);
- i campi relativi al legale rappresentante (nome, cognome, codice fiscale, email).
A tal riguardo nella comunicazione viene fatto presente che:
- alcuni dati riferiti all'esercente o ai punti vendita verranno confrontati con i sistemi informativi della Camera di Commercio;
- gli utenti che hanno presentato istanza o effettuato l’accesso al portale nell’anno precedente, devono comunque effettuare una nuova registrazione.
Requisiti, limiti e importi
Il tax credit per le librerie non ha un importo fisso come per i bonus, perché la somma viene calcolata in base ad una serie di spese legate ai locali in cui si svolge l’attività di vendita, tenendo conto anche dei limiti per ogni esercente.
Di seguito una tabella con le spese per categoria (gli importi sono riferiti all’anno precedente la richiesta del credito di imposta):
Imu | 3.000 euro |
---|---|
Tari | 1.500 euro |
Tasi | 500 euro |
Imposta sulla pubblicità | 1.500 euro |
Tassa per l'occupazione di suolo pubblico | 1.000 euro |
Spese per locazione | 8.000 euro al netto dell'Iva |
Spese per mutuo | 3.000 euro |
Contributi previdenziali e assistenziali per i dipendenti | 8.000 euro |
Per poter richiedere il credito d’imposta i soggetti dovranno soddisfare alcuni requisiti:
- devono essere attività commerciali di vendita di libri al dettaglio con codice Ateco principale 47.61 o 47.79.1;
- il 70% dei ricavi dell’anno precedente (in questo caso del 2019 perché fa riferimento all’anno 2020) devono derivare dalla vendita di libri, anche usati;
- la sede legale deve far parte dello Spazio Economico Europeo (SEE);
- devono avere la residenza fiscale in Italia ed essere quindi soggetti alla tassazione del nostro Paese.
Gli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri nuovi e usati potranno accedere al credito d’imposta nella misura massima di 20mila euro per gli esercenti di librerie indipendenti e di 10mila euro per le librerie ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite.
Come e chi può presentare la domanda
Per presentare la domanda bisogna compilare la richiesta di registrazione che si trova sul sito dei Beni culturali. Le informazioni richieste sono le seguenti:
- dati dell’impresa esercente:
- ragione sociale;
- codice fiscale;
- dati del legale rappresentante:
- nome;
- cognome;
- codice fiscale;
- email.
Per ulteriori informazioni consulta il file PDF "Guida alla compilazione della domanda" del Ministero della Cultura.
In caso di errori nel completamento della procedura si potrà scrivere una email (in Posta elettronica ordinaria, non PEC) all’indirizzo taxcreditlibrerie@beniculturali.it indicando:
- il codice fiscale dell’esercente ed eventualmente l’id della domanda;
- una spiegazione chiara dell’errore;
- allegare, in caso di errore di inserimento nel sistema, i file PDF e P7M;
Per completare la registrazione sarà necessaria anche la firma digitale del legale rappresentante della società che richiede l’istanza, come risulta dai dati registrati alla Camera di Commercio di riferimento.
Per quanto riguarda gli esercenti che hanno già presentato domanda negli anni precedenti dovranno registrarsi nuovamente sul sito.
Una volta riconosciuto il credito d’imposta potrà essere usato a compensazione presentando il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. L’importo esatto del credito dovrà poi essere indicato sia nella dichiarazione dei redditi dello stesso periodo in cui è stato riconosciuto il beneficio, sia in quella del periodo di imposta in cui viene utilizzato l’incentivo, specificando anche la spesa e la cifra riconosciuta.
Si ricorda che il credito d'imposta è parametrizzato, con riferimento al singolo punto vendita e riferito alle seguenti voci:
- imposta municipale unica - IMU;
- tributo per i servizi indivisibili - TASI;
- tassa sui rifiuti - TARI;
- imposta sulla pubblicità;
- tassa per l'occupazione di suolo pubblico;
- spese per locazione, al netto IVA;
- spese per mutuo;
- contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Il 28 settembre 2021 è stato firmato dal sottosegretario all'Editoria, Giuseppe Moles, un dpcm per la ripartizione delle risorse del Fondo straordinario per l'editoria da 90 milioni, di cui 15 sono stati destinati al bonus edicole, il credito d'imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.