Tax free e fatturazione elettronica, il punto di Confcommercio Ragusa
Tax free e fatturazione elettronica, il punto di Confcommercio Ragusa
Il tax free shopping è un mercato in continua evoluzione. Tra le novità più importanti l'obbligo, a partire dallo scorso primo settembre, di emettere la fatturazione elettronica. Stop, dunque, al cartaceo che viene sostituito dalla tecnologia. La questione è stata al centro dell'attenzione del convegno tenutosi il 17 ottobre scorso a Ragusa sul tema "Tax free e fatturazione elettronica: come funziona Otello 2.0". L'appuntamento è stato organizzato dalla Confcommercio provinciale, dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ragusa e dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Ad introdurre i lavori è stato il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti. "I commercianti al minuto – ha detto – dovranno accreditarsi o nominare un intermediario utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Il tax free shopping farà in modo che il turista possa comprare in maniera veloce, più immediato ed essere sgravato dall'Iva. La fatturazione elettronica implica la trasmissione in tempo reale dei dati alla piattaforma". Sono intervenuti Maurizio Attinelli, presidente Odcec Ragusa, e Concetta Calandra, funzionario delegato Pot dell'ufficio delle dogane di Siracusa. A relazionare è stato Giuseppe Caldarella, funzionario dell'ufficio delle dogane di Siracusa. Il tax free shopping è un'agevolazione riservata ai cittadini, persone fisiche, che risiedono al di fuori della Ue e che consente di richiedere il rimborso dell'Iva pagata sugli acquisti effettuati in Italia. Questa agevolazione è disciplinata dall'art. 38-quater del Dpr n. 633/1972, ed è applicabile a patto che siano rispettate le seguenti condizioni: il turista sia soggetto "privato" domiciliato (residente) in uno Stato extra Ue (a tal fine sono compresi anche i comuni di Campione d'Italia o Livigno); l'acquisto, di cui va emessa fattura, deve essere di importo complessivo, comprensivo di Iva, superiore a 154,94 euro; i beni acquistati devono essere destinati all'uso personale o familiare; i beni devono essere trasportati fuori dall'Ue entro il terzo mese successivo a quello dell'acquisto, mediante inserimento nei bagagli personali del turista; l'uscita fisica dei beni dal territorio dell'Unione europea deve risultare dal visto apposto sulla fattura dalla Dogana di uscita, di qualsiasi stato Ue; la fattura vistata deve essere restituita al commerciante entro il quarto mese successivo a quello di effettuazione della cessione. In un mondo sempre più paperless, apporre i timbri sulla fattura risulta alquanto arcaico; in un modo o nell'altro si doveva snellire il processo. Ci ha pensato, dunque, l'Agenzia delle Dogane che - con Otello 2.0 - ha avuto la brillante idea di unire la fatturazione elettronica al rimborso dell'Iva, tutto digitalizzato, tutto nuovo, tutto moderno. A patto che il commerciante sia iscritto al sistema telematico doganale e nomini un gestore che possa fare da tramite e governare l'intero processo.