Tempo di Assemblea annuale per Confcommercio Vicenza

Tempo di Assemblea annuale per Confcommercio Vicenza

Il presidente Rebecca: "ci vuole fiducia, ma la locomotiva vicentina fatica a trovare la via d'uscita dalla crisi". No alle aperture domenicali: "decisione presa in spregio alle nostre posizioni".

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1 dicembre 2011

"Mai come in questo difficile momento economico ci sentiamo impegnati nel rappresentare i bisogni e le esigenze della categoria, pur in una logica più ampia di interessi generali. Siamo più che mai consapevoli che occorre infondere fiducia nei nostri associati, convinti che il futuro è nelle mani di chi ci crede". Con queste parole del presidente Sergio Rebecca in occasione dell'annuale assemblea di Confcommercio Vicenza del 30 novembre scorso, è possibile riassumere il messaggio lanciato a tutti gli associati. Dalla constatazione che "la crescita economica è bloccata e c'è il rischio di una nuova recessione", alle indicazioni di possibili strategie, alle quali la politica dovrebbe attenersi per rilanciare la competitività del Paese. Ad iniziare da una riforma elettorale che dia effettivo potere al cittadino di scegliere i propri rappresentanti, fuori dai condizionamenti dei partiti per poi passare ad una significativa riduzione dei costi della rappresentanza politica. Il tutto per cominciare a dare, fiato alle imprese e ai cittadini e "per a far ripartire la locomotiva del Nord Est e in particolare quella vicentina, che fatica a ritrovare una propria via d'uscita dalla crisi, i cui morsi si stanno sentendo quasi più oggi che due anni fa, quando è iniziato il periodo buio", ha sottolineato il presidente nella sua relazione all'Assemblea. Rebecca ha ribadito anche che "in questo contesto il ruolo della nostra associazione assume un valore ancora più rilevante, non solo per la continua, assidua vicinanza con le imprese nelle relazioni quotidiane dei nostri collaboratori, ma anche con le iniziative politico-sindacali che l'organizzazione continuamente produce". A tal proposito il presidente della Confcommercio di Vicenza ha ricordato i due recenti accordi sindacali che l'Associazione ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori al fine di ridurre il costo del lavoro e di ottimizzare la gestione del personale delle aziende associate: il primo riguarda la detassazione al 10% della retribuzione derivante da incrementi di produttività, qualità, innovazione, efficienza organizzativa, siglato il 25 marzo scorso; il secondo relativo alla proroga di 24 mesi per l'utilizzo dei permessi individuali rispetto a quanto stabilito dal contratto collettivo. Ma Confcommercio è stata fortemente impegnata, anche con la Camera di Commercio e l'Ente Bilaterale dei Settore Terziario, a dare sostegno al reddito dei lavoratori in sospensione, in modo da non disperdere il patrimonio di competenze e capitale umano delle imprese. "In questi momenti di difficoltà - ha poi sottolineato Rebecca nella sua relazione all'assemblea -, in cui i prestiti bancari alle imprese continuano a diminuire e al momento sono arrivati al di sotto dei livelli del 2008, vorrei ricordare il ruolo fondamentale di Terfidi Veneto, la cooperativa di garanzia per il credito alle aziende del Terziario, che oltre a favorire l'accesso al credito alle imprese, prestando garanzie in forma collettiva, dà sostegno alle aziende nel ristrutturare le loro linee di finanziamento, in modo da attenuare le conseguenze negative legate agli squilibri finanziari a cui esse sono sempre più esposte". Guardando agli impegni futuri, il presidente Rebecca ha fatto cenno al nuovo centro formazione Esac, la struttura che ospiterà tutti i corsi di Confcommercio e che diverrà, anche, la sede prestigiosa dell'Università del Gusto. Nella relazione anche un appunto alla politica regionale: "non possiamo non rimproverare alla giunta regionale - ha sottolineato Rebecca - ed in particolare all'assessore al commercio, un provvedimento in tema di aperture domenicali e festive che, in spregio alle posizioni di Confcommercio Veneto e di tutte le organizzazioni sindacali, prevede una eccessiva dilatazione delle aperture. Abbiamo manifestato all'assessore tutta la nostra contrarietà, che faremo valere in sede di conversione del provvedimento in aula".

 

 


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