Terziario Fvg, in flessione lavoro, fiducia e domanda

Terziario Fvg, in flessione lavoro, fiducia e domanda

Secondo l'indagine congiunturale di Format Research commissionata dalla Confcommercio regionale e relativa al terzo trimestre 2016, la ripresa è in frenata. Commercianti delusi dai saldi, mentre a fine anno si stima un saldo attivo nella natalità/mortalità aziende (+427).

DateFormat

17 ottobre 2016

Il terzo trimestre 2016 coincide con una preoccupante inversione di tendenza nel clima di fiducia tra le imprese del terziario del Friuli Venezia Giulia. Dopo due anni, il sentiment degli operatori della regione torna infatti a calare, fatto confermato da una parte dal rallentamento della dinamica occupazionale, che torna a diminuire pur restando il Fvg una delle regioni più attive in questo senso, dall'altra dalla riduzione del livello dei ricavi (giudicati in lieve calo rispetto alla prima metà dell'anno, complice anche l'immobilismo della domanda interna). È proprio la stagnazione della domanda che desta maggiore preoccupazione. Nel corso dei mesi estivi, le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un sensibile calo, sia in valore sia in volume. Flessione imputabile prevalentemente ai prodotti non alimentari, frutto di un andamento altalenante della stagione dei saldi, al di sotto delle attese, evidenza che spinge il 42% degli esercenti ad auspicare una revisione dell'attuale sistema che li regolamenta. Considerazioni e statistiche sono emersi nella sede della Regione di Udine alla presentazione dell'indagine congiunturale di Format Research sul terzo trimestre, commissionata da Confcommercio Fvg. Occasione anche per aggiornare la demografia delle imprese. Nella regione, a fine 2016, si stima la nascita di 5.908 nuove imprese: 4.380 del terziario, 1.528 negli altri settori di attività economica. Allo stesso tempo si prevede la cessazione di 6.266 imprese: 3.953 del terziario, 2.313 negli altri settori di attività economica. Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è dunque ancora negativo (-358 imprese, +427 nel terziario, -785 negli altri settori), ma la dinamica del fenomeno appare in rallentamento (il 2015 aveva fatto segnare un decremento del tessuto imprenditoriale della regione pari a -606 unità sull'anno precedente). Dal punto di vista territoriale, il saldo negativo tra iscritte e cessate risulta più marcato nelle province di Trieste (-121) e Udine (-117). A Pordenone la stima è pari a -82, a Gorizia si attesta a -38. "Si tratta di una fotografia con dati contrastanti, ma con il terziario che continua a trainare faticosamente una ripresa che consideriamo in una fase di frenata. Il calo della fiducia, dell'occupazione e soprattutto dei consumi – osserva il presidente di Confcommercio Fvg Alberto Marchiori – conferma infatti che la realtà economica rimane di sofferenza, perdurando purtroppo fattori negativi come la pressione fiscale e la burocrazia. Questioni che purtroppo, mentre la Regione Fvg è impegnata a tutela delle pmi, il governo non si sforza di risolvere». Quanto ai saldi, «è evidente che si impone una revisione del sistema. La nostra categoria abbigliamento farà in tal senso una proposta all'amministrazione regionale".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca