Federgioco: "mercato" dei casinò in tenuta

Federgioco: "mercato" dei casinò in tenuta

Nel primo trimestre 2014 l'incasso complessivo delle quattro case da gioco italiane è stato di 77,2 milioni di euro contro i 77,6 milioni del 2013, con una lievissima flessione dello 0,5%.

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2 aprile 2014

''Tiene'' il mercato dei casinò in Italia:  nel primo trimestre 2014 l'incasso complessivo delle quattro case da gioco è stato di 77,2 milioni di euro contro i 77,6 milioni del 2013, con una lievissima flessione pari allo 0,5%. I dati sono stati presentati da Federgioco, l'Associazione di rappresentanza dei quattro casinò italiani, durante una conferenza stampa a Roma. L'incasso dei primi mesi del 2014, sottolinea Federgioco, fa ''intravedere un' uscita dalla crisi che ha caratterizzato il triennio precedente, periodo in cui le flessioni registrate dal mercato complessivo dei casinò italiani si erano attestate su livelli ben superiori  (8,4% nel 2011, 18% nel 2012 e 7,2% nel 2013)''. Nei casinò italiani si evidenzia ''un trend disomogeneo sull'andamento di tavoli e slot: laddove i tavoli crescono del 2,3%, le slot flettono del 2,4%''. Per quanto riguarda il singolo mese di marzo 2014, puntualizza Federgioco, Campione d' Italia, Venezia, Sanremo e Saint Vincent hanno raccolto complessivamente 25,3 milioni di euro, al netto dei proventi aleatori e degli incassi da vendita dei biglietti di ingresso. Nel mese di marzo 2013 l'incasso era stato di 26 milioni: la flessione è risultata stata pari al 2,7%. In calo sia il segmento dei tavoli (1,6%) che quello dei giochi elettronici (3,4%). Il neopresidente di Federgioco, Vittorio Ravà, ha commentato i dati sottolineando che ''finalmente nelle case da gioco italiane abbiamo registrato un trimestre con una flessione dello 0,5%: si vede la luce fuori dal tunnel dopo che il mercato era stato massacrato dall'ingresso delle vlt nel 2010''. Il numero dei casinò in Italia potrebbe quindi aumentare? ''Si sta vedendo a livello europeo una crisi dei casinò nelle località di villeggiatura, perché se si va in vacanza non si hanno soldi per il casinò. Sarebbero interessanti solo nelle grandi città''. Ravà ha quindi denunciato la ''grande assenza della politica'' e il fatto che nel tempo i casinò sono stati ''usati come bancomat''. ''Nel nostro programma - ha aggiunto - avremo un' importante ripresa del rapporto con il Ministero dell'Interno e lavoreremo per arrivare ad avere una Federgioco che sia da supporto alle quattro aziende''.  

 
 

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