Tracciabilità rifiuti: tappa triestina per il Roadshow Sistri

Tracciabilità rifiuti: tappa triestina per il Roadshow Sistri

Secondo l'ultimo monitoraggio della Camera di Commercio di Trieste, sono state consegnate 2386 "chiavette" alle imprese di trasporto dei rifiuti in tutto il Friuli Venezia Giulia.

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2 maggio 2011

Tappa triestina del "Roadshow Sistri", a cura di Confcommercio Imprese per l'Italia", un evento organizzato dalla Confcommercio del capoluogo regionale, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, svoltosi presso la sede dell'associazione di categoria giuliana e al quale hanno preso parte numerosi operatori economici. Il nuovo Sistema, entrato in vigore il 14 gennaio 2010 a seguito dell'approvazione del Decreto Ministeriale del 17/12/2009, va a sostituire il materiale cartaceo legato al registro di carico e scarico, al formulario di trasporto rifiuti e al MUD (il modello Unico di Dichiarazione Ambientale) con un procedimento innovativo, basato sulle tecnologie informatiche. In apertura, il vicepresidente vicario della Confcommercio provinciale, Franco Rigutti, ha ricordato come l' appuntamento rientri in quel ciclo di azioni di formazione permanente organizzati a beneficio delle imprese associate che rappresentano uno della priorità strategiche della stessa Confcommercio triestina. Iniziative che si sono tradotte, in base alla panoramica offerta dallo stesso Rigutti, anche grazie all'attività del suo CAT Terziaria Trieste, nel solo 2010, nell'attuazione di 428 percorsi formativi, tra generici, specialistici e legati alla formazione obbligatoria, cui hanno preso parte circa 600 imprese, per un totale complessivo di 2520 partecipanti ed oltre 60 mila ore di lezione. Per quanto concerne il SISTRI, ha quindi sottolineato il numero due della Confcommercio triestina, il nuovo Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti, i cui primi albori normativi risalgono all'ormai lontano 2006, mira a semplificare le procedure e gli adempimenti gestendo in modo innovativo ed efficiente un processo complesso e variegato, con garanzie di maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell'illegalità. Come ha ricordato da ultimo Rigutti, una più corretta gestione dei rifiuti avrà, infatti, vantaggi sia in termini di riduzione del danno ambientale, sia di eliminazione di forme di concorrenza sleale tra imprese, con un impatto positivo per tutte quelle che, pur sopportando costi maggiori, operano nel rispetto delle regole. Ad oggi, secondo l'ultimo monitoraggio della Camera di Commercio di Trieste, sono state consegnate 2386 chiavette alle imprese di trasporto dei rifiuti in tutto il Friuli Venezia Giulia mentre 1077 sono quelle già in possesso di soggetti produttori degli stessi per quanto riguarda il solo capoluogo regionale. Inizialmente la sostituzione del tradizionale sistema cartaceo con il nuovo procedimento, basato su tecnologie informatiche, interesserà in tutta Italia oltre 500 mila aziende, grandi, piccole e medie e più di 22mila imprese del settore trasporti mentre, a partire dal 2012, il provvedimento coinvolgerà la quasi totalità delle unità produttive del Paese. Il seminario si è sviluppato nell'ambito di tre moduli. Il primo, a cura di Assintel, sugli aspetti generali dell'operatività del SISTRI e sull'operatività del produttore, il secondo, tenuto da Conftrasporto, dedicata agli obblighi del trasportatore e dell'intermediario/commerciante mentre il terzo, illustrato da funzionari dell'ADA, ha riguardato l'operatività del recuperatore/smaltitore.
Secondo quanto previsto dalla normativa, dovevano iscriversi al Sistri entro il 30 marzo 2010 i produttori di rifiuti pericolosi con più di 50 dipendenti, gli operatori con attività professionale di raccolto e trasporto rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le aziende attive nei settori del recupero e smaltimento di rifiuti ed i produttori di rifiuti non pericolosi, con più di 50 dipendenti, derivanti da lavorazioni industriali, artigianali, e da rifiuto di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi da potabilizzazione,da depurazione delle acque e da abbattimento fumi.
Entro il 29 aprile 2010, invece, erano tenuti ad iscriversi i produttori di rifiuti pericolosi che occupano fino a 50 dipendenti ed i produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e da attività di recupero e smaltimento rifiuti, fanghi da potabilizzazione, da depurazione delle acque e da abbattimento fumi. Come è stato evidenziato, tuttavia, diverse disposizioni normative hanno prorogato nel tempo l'obbligo di adottare gli adempimenti informatici a carico delle imprese fino all'emanazione del Decreto Ministeriale del 22/12/2010 il quale ha disposto, sino al 31 maggio, la prosecuzione della fase transitoria di applicazione del sistema durante la quale le aziende possono operare seguendo un doppio regime, costituito sia da obblighi telematici che cartacei. La medesimo proroga, inoltre, ha riguardato la sospensione delle sanzioni specifiche relative agli adempimenti informatici. Nell'ambito dell' appuntamento sono stati quindi illustrati i vari e diversi passaggi procedurali da effettuare da parte degli operatori economici nell'espletamento degli obblighi previsti. Il Sistri vede peraltro il coinvolgimento pure delle Camere di Commercio con la partecipazione attiva, a supporto delle aziende, anche da parte delle associazioni di categoria.

 


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