Tragedia americana: Federalberghi chiede incentivi per il settore

Tragedia americana: Federalberghi chiede incentivi per il settore

Prospettive difficili per gli albergatori italiani: Federalberghi chiede al Governo incentivi per le proprie 20 mila strutture. L'Enit un impegno di 300 miliardi di lire nella Finanziaria 2002. L'Italia del turismo deve andare avanti.

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20 settembre 2001

Gli albergatori si preparano al peggio.

 

Suona un po' come una frase di rito, ma quando si parla di previsioni, non si può non tenere conto degli effetti a catena che l'attentato di New York ha scatenato.

Il boom di stranieri che si era registrato in Italia da gennaio ad agosto faceva ritenere il 2001 un anno da record per il settore con un fatturato di 150 mila miliardi di lire ora le prospettive cambiano.

Il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ai dati pre-consuntivi sull'andamento del settore in Italia dei primi otto mesi dell'anno è pieno di amarezza: "Il turismo nel 2001 era sicuramente destinato a diventare il vero protagonista dell'economia nazionale, ma alla luce di quanto avvenuto negli USA le prospettive del settore e del nostro comparto rischiano di farsi improvvisamente difficili". La valutazione si basa sul fatto che gli statunitensi rappresentano per il turismo "alberghiero" italiano il 10% dei pernottamenti, sfiorando il 15% del peso della bilancia valutaria turistica, che per il 2001 prevedeva entrate pari a 60 miliardi di lire.

Dati alla mano, il presidente Federalberghi, fa notare che le imprese alberghiere registrano ad agosto di quest'anno un andamento del 1,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2000, con 169,7 milioni di presenze.

In particolare la componente italiana della domanda, con 100,8 milioni di presenze, ha fatto registrare un 0,5% rispetto al 2000 e la componente straniera, con 68,9 milioni di presenze, ha totalizzato un 3,6%.

Fino ad agosto tutto bene, ma settembre, il resto dell'anno? E il 2002? "E' difficile fare previsioni – dice Bocca – gli europei continuano a venire in Italia, il crollo è del turismo nord-americano, ma per ora le disdette sono solo fino al mese di ottobre. Il 2002 non è coinvolto".

Federalberghi però corre ai ripari. Innanzitutto gli albergatori chiedono al Governo un impegno straordinario della Finanziaria, che "non penalizzi però – sottolinea Bocca – le risorse destinate ai trasporti e alle infrastrutture il cui potenziamento è fondamentale per il movimento del turismo europeo".

Inoltre sarebbe importante per il settore poter contare sul riconoscimento del credito di imposta anche per le assunzioni con contratto a termine, e poter detrarre l'IVA per il turismo di affari, come avviene in quasi tutti i Paesi europei. Importante, infine, è promuovere l'Italia come meta turistica in modo sempre più mirato ed immediato e per farlo l'Enit ha bisogno di un finanziamento straordinario calcolato intorno ai 300 miliardi di lire.

 

 

 

 

 

 

 

 

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