Tremonti: "la crisi non è finita"

Tremonti: "la crisi non è finita"

Da Parigi il ministro dell'Economia invita a tenere alta la guardia: "siamo come in un videogame: abbattiamo un mostro e ci rilassiamo, e invece poi ne spunta un altro, più forte del primo". L'Europa deve muoversi "in una logica più unita e più federale".

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7 gennaio 2011


La crisi economica ''non è finita, adesso diciamo che tutto va bene, ma siamo sicuri?''. Quanto invece alla speculazione, ''siamo tornati al punto di partenza'' perché alcuni Paesi, non l'Italia, ''hanno salvato le banche e con esse anche la speculazione''. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a Parigi per la Conferenza 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo' organizzata dal Ministero delle Finanze francese, ha sottolineato che bisogna mantenere alta la guardia. Perché, in fondo, ''siamo come in un videogame: abbattiamo un mostro e ci rilassiamo, e invece poi ne spunta un altro, più forte del primo''. In questo contesto l'Europa deve imparare a muoversi al pari degli altri blocchi continentali, ''in una logica più unita e più federale''. L'intervento è stato criticatodall'opposizione, secondo la quale ''con la politica economica di Tremonti si rischia il game
over'', ha detto Stefano Fassina del Pd. ''Finalmente anche Tremonti si è accorto che la crisi in Italia non è finita. La situazione del Paese è disastrosa'', ha tuonato l'Italia dei Valori mentre Adolfo Urso di Fli ha detto che ''l'allarme lanciato da Tremonti smentisce la fiction del premier''.


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