Confturismo-Confcommercio a TTG Travel

Confturismo-Confcommercio a TTG Travel

Giù il sipario sulla manifestazione svoltasi alla Fiera di Rimini. Ricerca Confcommercio: “Italia competitiva ma deve fare di più per crescita, rischio climatico, trasporti e sostenibilità”. Convegno “Turismo Obiettivo 2035: momento della verità e nuove sfide. Clima, migrazioni e strategie di adattamento”, Sangalli: "dal turismo piccolo miracolo economico".

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13 ottobre 2024

Si è chiusa alla Fiera di Rimini TTG Travel, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale organizzata da Italian Exhibition Group.  Sono stati presenti oltre 2.700  espositori, più di mille buyer provenienti da 75 Paesi, 55 start-up  con le migliori innovazioni di settore

Confcommercio-Confturismo ha partecipa anche quest’anno con un proprio stand, un’area espositiva di 90 metri quadri nella Hall di ingresso Sud, dotata di una sala meeting per approfondimenti tematici e piccoli convegni.

Ricerca Confcommercio: “Italia competitiva ma deve fare di più per crescita, rischio climatico, trasporti e sostenibilità”

In occasione del Ttg Confcommercio ha presentato una ricerca che, analizzando alcune variabili (crescita economica, sicurezza, cambiamento climatico, sostenibilità e  trasporti), prova a prevedere chi saranno i grandi competitor delle “migrazioni turistiche” da oggi al 2035. La premessa è che attualmente l’Italia si trova in una posizione competitiva ma che, per mantenerla, deve rafforzarsi. Il successo dipenderà soprattutto da come saprà adattarsi ai nuovi megatrend del turismo internazionale.

Nel 2023 l’Italia è salita dalla decima all'ottava posizione nel mondo per la spesa turistica all'estero (34,2 miliardi di dollari), con la Cina tornata al primo posto. I turisti più affezionati al nostro Paese sono i tedeschi (7,9 miliardi di spesa), seguiti dagli statunitensi  (6,5 miliardi) e dai britannici (circa 4,5 miliardi).

Fonte: Bankitalia

Per quanto riguarda invece l’incoming, nel 2023 l’Italia si è posizionata al quinto posto nel mondo con circa 56 miliardi di dollari, con gli Stati Uniti che hanno conservato la loro leadership ormai pluridecennale (oltre 175 miliardi di dollari) e con la Spagna primo Paese europeo con una spesa di 92 miliardi di dollari. Da sottolineare a questo proposito la forte correlazione tra aumento del Pil e spesa turistica, soprattutto per i viaggi all'estero. Ne consegue che il nostro Paese dovrà adattarsi ai mutamenti su scala planetaria cercando di attrarre visitatori dai Paesi in più rapida crescita. Secondo il Fondo monetario internazionale bisogna guardare in primis verso l’India (entro il 2035 è prevista una crescita del 256%) e poi verso Indonesia, Cina, Turchia e Emirati Arabi (aumenti superiori al 100%). Gli Stati Uniti cresceranno del 40%, mentre Germania e Francia avranno aumenti limitati, appena superiori a Italia e Giappone.

La crescita della spesa turistica è legata anche allo sviluppo dei trasporti, che si trova di fronte ad una fase storicamente importante: la riduzione delle emissioni inquinanti. Il settore aereo, in particolare, è in forte crescita negli ultimi anni e una sempre maggiore collaborazione è necessaria per aumentare l’efficienza per i turisti e per ridurre le emissioni. Occorre puntare su un maggiore utilizzo del SAF (il carburante sostenibile), che tuttavia ha un rilevante impatto sui costi delle compagnie aeree e quindi sui biglietti, sul rinnovo della flotta dei vettori e su aeroporti ad impatto zero.

C’è poi ovviamente il problema del clima, che anche in Italia sta cambiando e con lui anche i turisti e i servizi che l’impresa turistica deve essere in grado di fornire per rimanere competitiva. Nelle destinazioni turistiche è dunque necessario mettere a sistema strategie di adattamento in grado di rendere vivibile al meglio l’esperienza di vacanza anche in condizioni climatiche sempre più esasperate. Il 35% dei turisti sarebbe disposto a pagare un costo maggiore pur di usufruire di servizi turistici che adottano comportamenti di sostenibilità ambientale e sette italiani su dieci, secondo un’indagine Confcommercio Swg, valutano positivamente la loro scelta di vacanza se trovano nei servizi turistici personale formato sui temi ambientali. Confcommercio accompagna le proprie imprese verso un percorso green con progetti concreti: Imprendigreen e Sentinelle del Mare, che puntano a qualificare imprese e associazioni che hanno investito nella sostenibilità, a far emergere le buone pratiche più innovative e a diffondere e replicare comportamenti sempre più “green”.

''L'Italia migliora le sue performance e il turismo si conferma una risorsa preziosa per creare ricchezza e nuova occupazione. Ma sulla sostenibilità si gioca il futuro di tutti. Le imprese stanno correndo per adeguare i propri standard, incontrando, peraltro, l'apprezzamento dei viaggiatori ma il governo le deve sostenere in questa fase di transizione'', è il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Sangalli: "dal turismo piccolo miracolo economico"

Momento clou dei tre giorni di partecipazione alla rassegna  il  “Turismo Obiettivo 2035: momento della verità e nuove sfide. Clima, migrazioni e strategie di adattamento”, aperto dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

“Anche se stiamo attualmente vivendo una ‘età fragile’, in questi anni siamo riusciti a superare persino le previsioni economiche più ottimistiche grazie al ruolo cruciale del terziario di mercato e a quella che potremmo definire ‘eccezionalità italiana’”, ha esordito Sangalli sottolineando poi che “il nostro turismo, un settore strategico, spesso sottovalutato, in questi ultimi anni ha realizzato un piccolo miracolo economico”. I dati parlano chiaro, d’altronde: nel 2023 la bilancia turistica ha registrato un saldo netto di oltre 26 miliardi di euro, nei primi sette mesi del 2024 l’incremento è stato del 2% e nel trimestre estivo la spesa dei turisti stranieri ha sfiorato i 12 miliardi di euro solo per la ristorazione.

“È chiaro che il turismo sia una delle nostre carte vincenti, eppure – ha proseguito il presidente di Confcommercio - mancano politiche strutturali, adeguate e di lungo respiro, che tengano in considerazione anche la crescente interconnessione con i temi della sostenibilità”.  Ma a cambiare non è solo il clima: “sta cambiando il turismo globale: nuovi attori si stanno già affacciando sulla scena internazionale ed entro il 2035, dovremo confrontarci con competitor emergenti”. Di conseguenza, ha continuato Sangalli, “stanno cambiando anche i turisti e i servizi che l’impresa turistica deve essere in grado di fornire per rimanere competitiva”.

È un cambiamento che avviene seguendo tre nuovi assi che “potremmo definire con tre S: Sicurezza, Sostenibilità e Scelta”. La prima deriva dal fatto che “i viaggiatori cercano soluzioni che li facciano sentire in sicurezza, per quanto riguarda tanto il clima quanto la salute. Non a caso – ha detto ancora il presidente di Confcommercio - abbiamo chiamato uno dei nostri progetti più iconici in tema di sostenibilità e turismo ‘Sentinelle del Mare’, dove imprese e Confcommercio locali assumono un ruolo di tutela della sostenibilità delle spiagge italiane per aumentare l’attrattività delle destinazioni”. Quanto alla Sostenibilità, è evidente che “le imprese del turismo, piccole o grandi, sono inevitabilmente legate al territorio nel quale sono inserite. E senza tutela e conservazione del paesaggio, dei beni naturali e culturali, ogni impresa è destinata ad un orizzonte di breve periodo e a margini che si riducono attraendo un tipo di turismo sempre più dequalificato”. La sostenibilità, insomma, “è un’occasione di innovazione, e quindi di competitività e produttività e può innescare processi trasformativi non solo dell’ambiente ma anche dell’impresa stessa, rendendola più attrattiva ed efficiente”. A tal proposito Sangalli ha ricordato che la Confederazione in questi anni ha realizzato “Imprendigreen”, un percorso di formazione per le imprese, che termina con un riconoscimento dell’impegno profuso in collaborazione con l’Università Sant’Anna di Pisa.

L’ultimo asse citato da Sangalli è la Scelta: “scelte imprenditoriali in direzione dell’attenzione all’ambiente sono un criterio di scelta della destinazione turistica”. In sostanza, comunque, “non si tratta di compiere sacrifici o scelte radicali, ma di accompagnare un cambiamento di mentalità che coinvolga imprese, destinazioni e cittadini. Da parte mia e di Confcommercio – ha concluso Sangalli - non c’è dubbio: noi scegliamo la speranza consapevole. Noi scegliamo la sostenibilità, ma che sia in grado di produrre vero valore, per le persone, per il turismo, per il nostro Paese”.

 


A seguire si è parlato di come il turismo si sta preparando alla sfida della sostenibilità, del grado di consapevolezza delle imprese, degli strumenti a disposizione per reagire agli scenari in mutamento e delle esperienze positive che emergono dai territori e dalle istituzioni locali. Tre gli interventi dal palco: Andrea Giuricin, economista, professore associato all'Università Bicocca di Milano (“per attutire l’impatto dei trasporti sujll’ambiente l’intermodalità è una soluzione”); Nora Annesi, ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ("la sostenibilità è un'opportunità ma soprattutto un obiettivo etico. Imprendigreen sta funzionando, aumentano le imprese aderenti"); Flavia Coccia, destination manager e vicepresidente Assidema ("la sostenibilità è un’occasione di posizionamento di mercato e per aprire nuovi mercati. Stiamo cercando di modificare Sentinelle del Mare perché c’è interesse di imprese e clienti a farlo diventare un prodotto turistico vero e proprio”).

L'evento si è concluso con una tavola rotonda cui hanno partecipato Daniele Gatti, amministratore delegato di Holiday Family Village di Porto Sant’Elpidio; Mattia Munerotto, assessore al Turismo, sport, commercio, attività produttive e politiche giovanili di Caorle; Emanuele Smimmo, titolare de "Il Pescatorio" di Roma; Irene Zambusi di Federalberghi Caorle. Giovanni Acampora, componente di Giunta Confcommercio-Imprese per l’Italia, Incaricato per la Transizione Ecologica e la Sostenibilità, ha concluso i lavori sottolineando che"le iniziative che Confcommercio ha messo in campo hanno già un primo risultato: clienti e turisti aprrezzano ciò che viene fatto in nome della sostenibilità".

Inaugurazione con il ministro Santanchè

L’edizione 2024 del Ttg è stata aperta dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che nel corso della cerimonia di inaugurazione - oltre che della questione balneari - ha parlato dell'andamento del comparto turistico in Italia: "cominciamo a avere dei dati sull'anno 2024 e questi dati, ancora da prendere con cautela, evidenziano un +2%. Questo è molto importante perché ricordo che il 2023 è stato un anno record per il turismo. Però adesso dobbiamo lavorare per cambiare un po' il paradigma. Noi siamo una nazione di qualità e non di quantità, per cui è importante non quanti turisti vengono nella nostra nazione ma quante risorse lasciano alle comunità e sul territorio. Per far questo dobbiamo vincere la sfida sui servizi".

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha da parte sua parlato di intelligenza artificiale, evidenziando che “è come una macchina di Formula 1: la devi saper guidare. Siamo molto in ritardo rispetto a quello che sta succedendo in giro per il mondo, ma siccome noi non intendiamo svendere il nostro prodotto turistico come stiamo facendo in altri settori e siamo gelosi dell'italianità del nostro prodotto, dobbiamo quindi formare delle persone in grado di guidare queste macchine. Non abbiamo nessuna intenzione di dare le chiavi dei nostri alberghi a grandi gruppi internazionali che hanno investito già nell'intelligenza artificiale e quindi guidano il mercato. L'Italia continua a sfornare aspiranti avvocati che vanno in cerca di lavoro, ma invece quello che dico ai giovani è cerchiamo di fare una formazione impostata su questi settori. Quando cerchiamo qualcuno che sia in grado di aiutarci nella digitalizzazione e nell'intelligenza artificiale, non li troviamo".

Per il presidente della Federazione Turismo Organizzato aderente a Confcommercio, Franco Gattinoni, infine, gli operatori del turismo italiano si "confrontano con una burocrazia enorme, tipicamente italiana, tipicamente europea, e che cosa succede? Che abbiamo dall'altra parte piattaforme straniere che possono correre più veloce. Dobbiamo quindi stare attenti ad avere le stesse regole, altrimenti corriamo un rischio". "Ci sono realtà - ha aggiunto - che non hanno obblighi: le piattaforme straniere pagano di tasse un decimo di quello che pagano quelle italiane, dobbiamo dircelo. O compagnie aeree che a volte vogliono fare un po' di tutto, che non hanno fondi di garanzia...". Gattinoni ha chiesto quindi "supporto politico per arrivare alla parità di regole. Lancio un warning che spero sia colto: investiamo, facciamo ma fermiamoci un attimo a capire come aiutare il turismo organizzato, che ha un grande valore”.

Fipe: “il turismo italiano è ripartito”

“Le vacanze degli italiani nel post Covid”: questo il tema del primo incontro svoltosi all’interno dello stand Confturismo-Confcommercio al Ttg di Rimini. Protagonista la Fipe e in particolare il suo Ufficio Studi, che ha fatto un primo bilancio sulla stagione estiva elaborando i dati Istat resi noti finora. Ebbene, si può dire che nonostante le previsioni non esaltanti degli stessi operatori (a luglio il 50% si aspettava risultati peggiori rispetto al 2023) “il turismo italiano – ha detto Daniele Ferretti dell’Ufficio Studi - è ripartito e si conferma un sistema forte pur in un contesto economico molto complicato”.

Con due caratteristiche peculiari: la crescita delle presenze dall’estero e il calo dei flussi domestici. Le elaborazioni Fipe indicano infatti per il periodo gennaio-luglio un calo tendenziale del 2,3% degli italiani, bilanciato dal +6,2% degli stranieri per un +2,3% totale. Quanto ai primi due mesi estivi, studiando i dati resi noti dall’Istat Fipe stima un calo di presenze italiane pari a 2 milioni 320mila circa e un aumento di presenze dall’estero pari a 1 milione 200mila circa. Per un totale complessivo in discesa di poco meno di 1 milione. La previsione relativa ai tre mesi estivi, aggiungendo agosto, resta comunque positiva con un aumento dell’1,6% (-0,8% gli italiani, +4% gli stranieri).

L’Ufficio Studi Fipe sottolinea inoltre alcuni trend rilevanti:

  • gli italiani viaggiano meno rispetto al periodo pre-Covid;
  • fanno meno vacanze brevi e più vacanze lunghe;
  • non rinunciano alla vacanza estiva;
  • preferiscono sempre più restare entro i confini nazionali (l’80%);
  • sono sempre più autonomi (grazie al digitale crescono le prenotazioni dirette).

All’incontro hanno partecipato il presidente del Sib-Fipe, Antonio Capacchione, (“guardiamo al futuro con ottimismo, ma c’è l’incognita della flessione del turismo domestico, mentre la questione Bolkestein è una ferita ancora aperta. Bisogna fare più gioco di squadra tra chi fa turismo e nei territori tra chi fa turismo e chi fa altro”) e il responsabile Turismo di Confcommercio, Alberto Corti (“farei molta attenzione ai dati di quest’anno, mi aspetto che come l’anno scorso possano cambiare a fine dicembre. In ogni caso i fatti certi sono che il turismo straniero ‘tira’ e che la domanda interna vuole fare vacanza ma o non trova il prezzo o non trova la disponibilità o non trova la motivazione”).

Sentinelle del Mare, giù il sipario sulla stagione 2024

Nello stand Confturismo-Confcommercio al Ttg di Rimini si è fatto il bilancio sulla stagione 2024 di “Sentinelle del Mare”, il progetto ideato dall'Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio, che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio della biodiversità marina e che nel 2024 si è svolto in sei tappe: Monterosso, Lerici, Portovenere, La Spezia; Caorle; Riviera del Conero, Riviera del Fermano; Costa dei Trabocchi; Gaeta; Civitavecchia. Sono intervenuti, insieme al responsabile Turismo di Confcommercio, Alberto Corti, i sei biologi che durante l’estate si sono avvicendati per condurre la campagna di prelievi e per far comprendere lo stato della biodiversità marina.

Fon.te: “IA nel turismo, strumento di lavoro e promozione”

"Turismo e IA: binomio vincente o minaccia?": questo il titolo dell’evento svoltosi l’11 ottobre nello stand di Confturismo-Confcommercio organizzato da Fon.Te, il fondo pensione complementare per i dipendenti di aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi. “Ci stiamo domandando se l’intelligenza artificiale ci farà perdere dei posti di lavoro e cosa accadrà domani: è una minaccia per l’uomo? In realtà non dobbiamo avere paura dell’intelligenza artificiale ma di chi la usa. È quindi fondamentale costruire una cornice etica che mantenga la centralità dell’uomo in ogni processo”, ha sostenuto il presidente Maurizio Grifoni. Che ha poi sottolineato l’importanza dell’IA nel turismo quale risorsa e strumento di lavoro e promozione: "proprio attraverso l'intelligenza artificiale è possibile costruire il viaggio perfetto, per far rivivere l’esperienza di chi ha fatto realmente il viaggio, ma attraverso il racconto sui social. L'emozione e la narrazione sono infatti cose squisitamente umane cui l'IA non potrà mai arrivare”.

Federalberghi: “nel 2023 occupazione record negli alberghi italiani”

Dopo i travagliati anni della pandemia l’occupazione ha invertito la rotta nel settore alberghiero: nel 2023 sono stati infatti 224.026 i dipendenti in media, con un massimo di 313.506 nel mese di luglio. È un valore record, mai verificatosi nella storia del settore, che supera il dato (210.132 lavoratori) del 2019, ed è il principale fra quelli che emergono dall’archivio dei lavoratori dipendenti dell’Inps, elaborati da Federalberghi in collaborazione con l’Ente Bilaterale Nazionale per il Turismo (EBNT). Fra gli altri, si scopre che le particolari caratteristiche del settore lo portano a dare risposte alle esigenze occupazionali delle categorie di lavoratori che solitamente hanno maggiore difficoltà: i giovani (quasi la metà del totale) e le donne (52,8%), favorendo la conciliazione tra i tempi di vita, di lavoro e di studio. E che rappresenta un fattore positivo di integrazione e di rafforzamento del tessuto sociale, vista la forte presenza (30,8%) di manodopera straniera, cha arriva a rappresentare il 41% degli occupati nel nord-est del Paese.

“Il quadro che emerge dalla ricerca è per noi la conferma che il comparto sta andando nella direzione giusta. Per le fasce solitamente più penalizzate nel mercato del lavoro – commenta il presidente della Federazione degli albergatori, Bernabò Boccasi è infatti registrata una crescita proprio nel settore del turismo. L’auspicio è che si tratti di una vera e propria tendenza, destinata a produrre ulteriori sviluppi anche con il supporto e l’attenzione costante della nostra categoria”.

Faita Federcamping a Inout di Rimini

Open air protagonista di “Inout”, manifestazione che si svolge alla Fiera di Rimini in contemporanea con TTG Travel Experience. Faita Federcamping è infatti presente con uno spazio dedicato e una serie di eventi. D’altra parte la stagione positiva 2024 ha confermato il sempre maggiore interesse verso la vacanza all’aria aperta: complessivamente gli arrivi dovrebbero attestarsi sugli 11 milioni con una netta prevalenza degli ospiti stranieri (circa il 55% del totale), in gran parte provenienti da Germania, Austria e Paesi Bassi), mentre sono in flessione gli arrivi di ospiti italiani. In totale le presenze dovrebbero sforare i 71 milioni, per una permanenza media di circa 6,4 giorni per ospite. Le imprese del settore sono circa 2600 per una offerta giornaliera di oltre 1,5 milioni di posti letto. Le regioni leader si confermano anche nel 2024 il Veneto e la Toscana con oltre il 40% degli arrivi totali. In crescita anche il risultato di molte regioni del Centro come l’Abruzzo, il Lazio e le Marche.

Isnart: “ottime le previsioni per l’autunno”

Dopo una estate da "tutto esaurito", anche per l'autunno le previsioni per il comparto ricettivo appaiono ottime: è stata già venduta, infatti, oltre la metà delle camere disponibili per ottobre (58%) ed il 45% per novembre e dicembre. L'andamento positivo della stagione estiva fa ben sperare gli operatori: oltre la metà (50,9%) prevede di chiudere il bilancio 2024 in pareggio. A mostrarlo gli ultimi dati dell'Osservatorio sull'Economia del Turismo delle Camere di commercio di Unioncamere-Isnart, nel corso di un convegno realizzato al Ttg.

Il caro prezzi, però, continua a influenzare in modo decisivo le strategie di vendita delle imprese: per il solo mese di agosto si è registrato un aumento medio delle tariffe degli hotel del 16%, con una tariffa media di 183 euro per una doppia (fonte: Piattaforma Stendhal del sistema camerale italiano). Quanto alle modalità di prenotazione sono, come prevedibile, in larga parte legate ai portali di prenotazione on line: il 76,2% delle strutture ricettive italiane punta sulle offerte pubblicate sulle Ota (Online travel agency) per incrementare le vendite ed è passataoda questi portali il 42% della clientela che ha prenotato per i mesi di ottobre-dicembre 2024. Tuttavia, il rapporto diretto tra cliente ed esercente della struttura continua ad essere decisivo per tre clienti su dieci.

Dallo studio emerge infine che le strutture che puntano su un'offerta diversificata tramite servizi accessori di qualità (prodotti e servizi di turismo esperienziale legato alle eccellenze del territorio, servizi di animazione e intrattenimento per i bambini ed altre facilitazioni per le famiglie, transfer da/per aeroporti o stazioni, servizi di noleggio, ricarica e manutenzione delle biciclette, eccetera) presentano certamente un vantaggio competitivo rispetto alle dinamiche di mercato.

Fiavet: "Fondamentale per il turismo il ruolo dell'incoming"

“Il ruolo degli operatori incoming per l'economia del Paese e la sfida all'overtourism”: questo il titolo del convegno di Fiavet Confcommercio al TTG 2024 cui hanno partecipato Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit; Giampiero Campajola, presidente Fiavet Friuli Venezia Giulia e responsabile del gruppo di lavoro Incoming; Giancarlo Reverenna, presidente Fiavet Veneto e agente di viaggio specializzato in incoming. Il turismo in Italia rappresenta il 13% del Pil con un fatturato, compreso l’indotto, di 255 miliardi di euro e 3,5 milioni di occupati (dati ISTAT) quasi il 15% della forza lavoro totale del Paese. L'Italia è una delle principali destinazioni turistiche mondiali, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze nel 2023. Rispetto all’anno precedente si è registrato un aumento del 13,4% di (16 milioni in più del2022) e del 9,5% di presenze con 39 milioni in più di turisti nel nostro Paese. Una crescita importante anche rispetto al pre-pandemia: in confronto con il 2019 si registra una crescita del 2,3% degli arrivi e del 3,3% delle presenze. .“Quest’anno Enit in tutte le fiere internazionali ha promosso il turismo attraverso workshop eventi e comunicazione - ha dichiarato Ivana Jelinic - soprattutto le agenzie di viaggi hanno l’opportunità di avere il supporto all’interno del sistema dell’offerta, perché all’estero non siamo Enit: siamo Italia”. “Enit veicola attraverso i media internazionali l’immaginario italiano come la cultura del turista di quel Paese vuole leggerla, per questo l’Italia è raccontata in modo diverso in ogni territorio in cui ci promuoviamo e anche nella comunicazione media, il nostro lavoro è rivolto al sostegno degli operatori”. Il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi ha insistito proprio sull’importanza di questa promozione internazionale congiunta “poiché il turismo rappresenta non solo una fonte di reddito, ma anche un modo per promuovere la cultura, i prodotti enogastronomici, artigianali e il patrimonio del nostro Paese”. “Gli operatori incoming - ha proseguito Ciminnisi - giocano un ruolo cruciale in questo processo, poiché siamo i primi ad entrare in contatto con i visitatori e abbiamo la responsabilità di promuovere un turismo consapevole, diversificando l’offerta turistica, incoraggiando i visitatori a scoprire destinazioni meno conosciute e a visitare nei periodi di bassa stagione”. “Il turismo organizzato ha un ruolo strategico - ha sottolineato Giampiero Campajola, presidente di Fiavet Friuli Venezia Giulia - in particolare gli agenti di viaggio che offrono un valore unico in termini di esperienza personalizzata, sono in prima linea per la promozione di itinerari sempre nuovi che presentano alle agenzie di viaggio e tour operator stranieri contribuendo a una distribuzione più equa dei flussi turistici sul territorio e alla valorizzazione dei fornitori locali”. Sul tema dell’overtourism è intervenuto anche Giancarlo Reverenna, presidente Fiavet Veneto e agente di viaggio specializzato in incoming. “Indispensabile in questo senso - ha detto Reverenna - l’utilizzo di dati e della tecnologia digitale per la gestione dei flussi turistici, la promozione di viaggi in bassa stagione, la prenotazione di visite in orari meno affollati e il monitoraggio dell’impatto ambientale e sociale dei turisti”. 

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