Nel 2020 crollo del 44,8% per i viaggi

Nel 2020 crollo del 44,8% per i viaggi

Quasi sette persone su dieci hanno deciso di rinunciare alle vacanze estive. Calano soprattutto i viaggi di lavoro (-68%) e quelli all'estero (-80%). Gli alberghi i più colpiti (-57,8% i pernottamenti e -62,2% le notti).

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8 aprile 2021

Nel 2020 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 37 milioni e 527mila, un calo notevole rispetto al 2019, che ha interessato soprattutto le vacanze (-44,8%) e ancora di più i viaggi di lavoro (-68%). Lo ha reso noto l'Istat (vedi i dati completi in questo link pdf). Solamente durante l'estate il calo si è attenuato (-18,6%). Nonostante ciò, sette persone su dieci hanno rinunciato alle vacanze estive: il 30,9% circa è partito nel periodo tra luglio e settembre, mentre nel 2019 erano il 37,8%. In caduta libera i viaggi all'estero (-80%), un po' meno colpite le località italiane (-37%) che sono state scelte dal 90,9% dei viaggiatori. Per quanto riguarda i pernottamenti sono stati 178 milioni in meno rispetto all'anno precedente, con un calo del 43,5%, di cui quasi 160 milioni erano viaggi di vacanza e i restanti 18 milioni viaggi di lavoro. Le strutture ricettive più colpite sono stati gli alberghi (-57,8% i pernottamenti e -62,2% le notti). Crescono invece i bed&breakfast e le stanze/case in affitto (+7,2%).

Il calo più consistente è stato però quelli dei viaggi di lavoro: “un fenomeno di natura strutturale – ha commentato l'Istat – e iniziato ben prima della pandemia. Nel 2019, infatti, questo tipo di viaggi si era ridotto ad appena il 40% di quelli registrati nel 2009, anno precedete l'avvio del calo”. La crisi dei viaggi di lavoro, continua l'Istat, ha più di una spiegazione: per alcuni è stata influenzata dal ciclo economico, per altri un cambiamento nella comunicazione che ha preferito gli incontri online, soprattutto negli ultimi anni.

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