Turismo: a giugno segno meno sulle spiagge

Turismo: a giugno segno meno sulle spiagge

Nel primo mese della stagione calo di presenze (dal 3 al 15 per cento) e di consumi negli stabilimenti balneari, tutto esaurito solo nei week-end. Sib: "il Governo deve intervenire".

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4 luglio 2011

Negli stabilimenti balneari si è registrato a giugno un calo di presenze (dal 3 al 15% nelle varie Regioni) e di consumi. Lo rende noto il Sindacato Italiano Balneari, secondo il quale si sono salvate solo le località a ridosso dei grandi centri urbani mentre solo nei week-end si è spesso registrato il tutto esaurito. "Speriamo che nei mesi di luglio ed agosto si possa concretizzare un buon recupero - commenta Riccardo Borgo, presidente del Sib - proprio in considerazione del fatto che il mare rimane la meta più scelta dai vacanzieri con oltre l'80% delle preferenze. Questo dovrebbe essere un buon motivo per incentivare gli imprenditori balneari a fare meglio, ad investire per offrire servizi di qualità, ma anche a difendere un prodotto tutto italiano invidiato all'estero". "La nostra categoria sta vivendo un grave momento di incertezza e di preoccupazione - conclude Borgo - e occorre quindi che il Governo prenda decisamente in mano la situazione e, prima di tutto, dia concretezza ed attuazione ad una volontà politica chiaramente espressa in maniera unanime in Senato con l'approvazione di unoOrdine del giorno lo scorso 5 maggio. E' necessario e indispensabile, poi, un confronto con la Unione Europea al fine di individuare gli strumenti e il percorso atto a salvaguardare un settore unico in Europa e peculiare della cultura italiana dell'accoglienza, così da determinarne l'uscita, o la deroga, dalla normativa europea; per giungere, infine, alla ridefinizione normativa dell'intero settore attraverso una legge organica del Parlamento da concordare con le Regioni e le organizzazioni del settore".

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