Turismo, business "di famiglia"

Turismo, business "di famiglia"

Un'indagine Confturismo-Ciset evidenzia che quasi tutte le imprese turistiche italiane hanno effettuato o hanno in corso un ricambio di gestione all'interno del medesimo nucleo familiare.

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23 ottobre 2008
Nel turismo le imprese restano “in famiglia”

Nel turismo le imprese restano “in famiglia”

Quasi tutte le 270mila imprese turistiche esistenti in Italia hanno già effettuato o hanno in corso un ricambio di gestione, compiuto all’interno del medesimo nucleo familiare. E la spinta innovativa che le giovani generazioni portano all’interno dell’azienda familiare è fortemente orientata ad un rinnovamento tecnologico, affiancato ad un’ottimizzazione del modo di comunicare l’attività svolta (“un impegno – ha commentato il presidente di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca - completamente orientato da un lato a potenziare l’attività dell’impresa e dall’altro ad incrementarne l’operatività”). È questo il risultato principale che emerge da un’indagine commissionata da Confturismo-Confcommercio e svolta su un campione di strutture delle principali Regioni dagli studenti del Master in Economia e Gestione del Turismo del CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica) in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia. Lo studio è stato presentato a Rimini nel corso del convegno “Di padre in figlio: il ricambio generazionale nelle imprese turistiche” nell’ambito di TTG Incontri.

Ma vediamone i risultati nel dettaglio. Per quanto riguarda gli alberghi, la propensione al mantenimento dell’attività all’interno del nucleo familiare è fortemente radicata. La generazione attualmente al comando è la prima nel 42% dei casi, la seconda nel 36%, la terza nel 21% ed ogni generazione rimane alla guida dell’impresa per circa 20 anni. Quanto al sesso viene “premiata” la componente maschile che rappresenta il 73%, mentre i successori di sesso femminile rappresentano solo il 27%. L’età media dei successori é di 35 anni, particolarmente consistente la percentuale di inserimenti in azienda da giovani, ben il 37% prima dei 20 anni, l’87% entro i 30 anni. I ruoli prevalentemente ricoperti dai successori nel settore alberghiero sono quelli di direttore amministrativo (65%) e capo ricevimento (14%). Tra le innovazioni previste in azienda, più informatizzazione e razionalizzazione del marketing.  

Nei ristoranti la generazione attualmente al comando è in maggioranza la seconda. Il legame con la tradizione si dimostra forte, così come la percezione del valore dell’attività anche per le generazioni future: ben pochi ristoratori manifestano infatti la volontà di cedere l’impresa.  I I successori hanno in media un’età compresa tra i 26 e i 43 anni e quasi il 70% supera i 35 anni.  ruoli prevalentemente ricoperti dai successori sono: lo chef, la direzione di sala (che comprende spesso anche la cura della cantina) e l’amministrazione. Tra le innovazioni previste, la possibilità di introdurre un sistema di booking on line, l’intensificarsi della promozione e la rilettura in chiave moderna dei classici piatti locali.

Per quanto riguarda i campeggi, i cambiamenti nel comportamento della domanda, uniti alle caratteristiche strutturali di questo settore, rendono ancor più complessa la gestione delle strutture, che sono prevalentemente  imprese a gestione familiare. Quella attualmente al comando è, nella quasi totalità dei casi, la seconda generazione, ossia quella dei figli dei fondatori. I successori sono i figli o le figlie dei titolari (il numero di maschi e femmine è pressoché identico). In azienda non ricoprono in genere un ruolo specifico, ma tendono piuttosto ad essere un po’ il jolly.

Anche le agenzie di viaggi, infine, sono fortemente caratterizzate da una gestione familiare. La sfida ormai intrapresa da oltre un decennio, anticipando in questo gli altri comparti del settore, è quella tecnologica. Lavvento di Internet ha infatti “obbligato” i genitori a dare spazio sempre più in azienda ai figli, maggiormente reattivi e propensi ad avvicinarsi al mezzo informatico. Di conseguenza, si è verificato un abbinamento gestionale tra prima e seconda generazione che nella stragrande maggioranza dei casi è diventato l’elemento chiave per la gestione dell’agenzia.

 

 

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