Turismo in agonia senza interventi immediati
Turismo in agonia senza interventi immediati
Turismo in agonia senza interventi immediati. Dure critiche della Fiavet al governo.
La crisi internazionale che si è aperta con i drammatici fatti dell'11 settembre scorso continua ad infliggere colpi pesantissimi al mercato turistico italiano. Confturismo, che rappresenta oltre 1.100.000 addetti e 270mila impre se, ha stimato per questi ultimi mesi del 2001 una flessione delle presenze straniere nel nostro Paese pari a 2,5 milioni di unità e una perdita secca di ricavi turistici di oltre 600 miliardi di lire che saliranno a 1.600 nel 2002 qualora dovessero permanere le attuali condizioni di crisi. E i primi bilanci parlano chiaro: ad ottobre, secondo Federalberghi, la clientela italiana è diminuita dell'8,8% e quella straniera del 22% rispetto al settembre del 2000, mentre secondo un'indagine della Fiavet sono già 1500 i licenziamenti operati nel settore, 1200 i contratti a termine non rinnovati e il 40% degli addetti ha subito la riduzione dell'orario di lavoro.
Questa situazione annulla le positive prospettive di sviluppo - occupazionale e di reddito per le imprese, ma anche per la bilancia economica del nostro paese - di un settore nel quale l'Italia svolge da sempre un ruolo di prim'ordine.
Per questo motivo e a seguito di una lettera già inviata il 2 novembre scorso al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il Presidente di Confturismo Sergio Billè ha deciso di iniviare un telegramma al Primo Ministro per sollecitare nuovamente "la necessità e l'urgenza della definizione da parte del Governo di misure di sostegno alle imprese del turismo a seguito della crisi d i settore connessa all'impatto dello scenario internazionale delineatosi dopo gli atti terrotistici dello scorso 11 settembre".
"Al riguardo - prosegue Billè nel telegramma - le imprese associate in Confturismo non possono non manifestarle la più viva preoccupazione per le persistenti incertezze circa tempi, modi e coperture finanziarie per il varo delle suddette misure pur a fronte di una necessità d'intervento affermata dallo stesso Governo".
"Anche in riferimento al prossimo percorso parlamentare del disegno di legge Finanziaria per il 2002 - conclude Billè - Confturismo sottolinea, dunque, l'esigenza del suo autorevole e chiarificatore intervento per la definitiva messa a punto della linea del Governo".
Intanto dalla Fiavet sono in arrivo dati definiti "agghiaccianti". L'esame delle prime risultanze del monitoraggio su chiusure, licenziamenti e riduzioni di orario di lavoro nelle imprese del comparto è disastroso. Per questo, il Presidente Antonio Tozzi durante la presentazione della Btc di Firenze ha sottolineato la sua amarezza nei confronti del governo che, secondo lui, sarebbe immobile di fronte a questa situazione. "Siamo molto delusi dall'atteggiamento del governo, che da due mesi ci fa delle promesse, ma ancora non abbiamo visto niente". Un settore che, ha aggiunto Tozzi, "dopo gli attent ati dell'11 settembre ha preoccupanti prospettive di licenziamenti nell'immediato futuro".
"Non abbiamo paura - ha detto Tozzi -, ci siamo e speriamo di esserci per molto tempo". Tozzi ha anche rivolto accuse a quella che, a suo avviso, è stata una drammatizzazione eccessiva, da parte dei media (in particolare le televisioni), di quanto sta accadendo, sul fronte del terrorismo e quindi della guerra.
"La cronaca televisiva - ha sottolineato il Presidente della Fiavet - si è spesso soffermata in maniera parossistica sugli eventi, contribuendo, quindi, al determinarsi di una psicosi collettiva, che ha colpito in particolare l'Italia". A conforto delle sue affermazioni, Tozzi ha fornito un dato: il settore italiano ha avuto una contrazione del 50%, mentre nel resto d'Europa è stata del 25%.
