Turismo: per Natale bene le vendite, ma c'è prudenza in vista del 2011

Turismo: per Natale bene le vendite, ma c'è prudenza in vista del 2011

Per il presidente di Federviaggio-Confturismo, Alberto Corti, le vendite per le Feste stanno andando bene ma gli operatori restano prudenti. "Temiamo soprattutto quel che accadrà dal 10 gennaio 2011 in poi".

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29 novembre 2010

Le vendite di Natale e Capodanno stanno andando bene ma gli operatori turistici sono prudenti;
''temiamo soprattutto quel che accadrà dal 10 gennaio in poi" spiega Alberto Corti, presidente di Federviaggio-Confturismo. La situazione economico-politica, infatti, fa temere a molti operatori un 2011 non facile. ''Quando c'è una crisi di governo - spiega Corti - i consumatori restano alla
finestra, mentre riprendono a viaggiare subito dopo le elezioni, quando si registra un a sorta di effetto euforico''. Per le vacanze di Natale e Capodanno molte destinazioni sono già state vendute grazie agli sconti e alle offerte proposte dalle prenotazioni anticipate e gli operatori si augurano che
altro ancora verrà venduto 15-20 giorni prima della data di partenza o ancora più sotto la data di partenza grazie ai last minute. Le prenotazioni anticipate sono un toccasana per gli operatori del settore che così ottimizzano gli impegni di spesa e migliorano la marginalità.
Oltre alle tradizionali localita' di montagna, che stannoandando molto bene, positive sono le vendite per le destinazioni di lungo raggio (S. Domingo, Caraibi, Messico) e c'è stata, dopo un periodo di sonnolenza, una ripresa anche dell'Oceano indiano (Maldive innanzitutto, che hanno trascinato la ripresa anche di Mauritius e Seychelles). Sempre bene continuano ad andare le mete a corto raggio, dall'Egitto ad alcuni Paesi africani e le crociere, che non conoscono momenti di stallo.
Per Capodanno si sono vendute bene anche le capitali europee, non solo le città tradizionali come Parigi ma anche Lisbona e Istanbul. "Ovviamente per i vari prodotti esistono diverse fasce di
prezzo - spiega Corti - che corrispondono a servizi e prodotti diversi. Il segmento che soffre di più è quello medio, che viaggia ma fa molta attenzione ai costi. Chi sta bene non è toccato dalla crisi e continua a spendere anche per i viaggi, senza porsi limiti. Ovviamente per noi operatori chi fa i numeri è la fascia intermedia, la più numerosa della popolazione''.

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