Turismo: stranieri in calo, preoccupazione per la stagione

Turismo: stranieri in calo, preoccupazione per la stagione

Da gennaio a maggio, dice l'Enit, perdita dell'11% dei ricavi valutari. Federalberghi prevede un -3% a fine anno di stranieri negli alberghi.

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9 agosto 2002
TURISMO: ENIT, PER GIAPPONESI ITALIA 3* META PREFERITA =

Turismo: stranieri in calo, preoccupazione per la stagione

 

Nel 2002 l’affluenza turistica degli stranieri difficilmente ripeterà i risultati del 2001. Il grido d’allarme viene dall’Enit, secondo il quale il primo bilancio dell’anno - da gennaio fino a maggio - è negativo, con una perdita dell’11% dei ricavi valutari, pari a circa 8.800 milioni di euro.

E le cose non sembrano essere andate meglio a giugno e luglio: le perdite di turisti americani dovute all’11 settembre non sono state recuperate e nelle città d’arte si sono registrate defezioni intorno al 10%. Anche la crisi della borsa negli USA, si sottolinea all’Enit, non aiuta gli americani - specialmente i pensionati - a programmare viaggi all’estero nella corrente stagione.

Quanto ad agosto, è innegabile che le avversità climatiche abbiano turbato l’andamento del turismo anche in alcune importanti aree balneari, dove si concentrano soprattutto visitatori europei e in particolari tedeschi.

“Tutto ciò – conclude l’Enit - desta forti preoccupazioni per lo svolgimento della stagione turistica 2002 sul fronte degli ospiti stranieri”. Così come “le frequenti notizie allarmistiche sulla possibilità di attentati nuoce fortemente a quell’immagine di serenità e di sicurezza che invece l’Italia dovrebbe diffondere, avendo peraltro motivi per valorizzare le sue capacità di controllo contro il terrorismo”.

La preoccupazione dell’Enit è condivisa da Federalberghi-Confturismo. In un’intervista al mensile “Enit Italia”, il Presidente Bernabò Bocca ha infatti affermato che la crisi internazionale seguita agli attentati negli Usa ha infatti fatto precipitare le presenze degli americani e dei giapponesi. A risentirne particolarmente sono stati gli alberghi a 4 e 5 stelle, che non mostrano ancora segnali di ripresa. Bocca ha anche annunciato che “il 2002 per il solo comparto alberghiero chiuderà con una flessione del 3% della quota di mercato della componente estera”.

 

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