Tutti i "numeri" dell'Osservatorio

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21 maggio 2010
Fabbisogno finanziario nel primo trimestre 2010

Fabbisogno finanziario nel primo trimestre 2010

 

Aumenta rispetto agli ultimi mesi del 2009 la capacità delle imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario. Il 60,5% delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi è riuscito nel trimestre a fare fronte al fabbisogno finanziario, il 25,4% è riuscito a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, ma con qualche difficoltà, mentre il 14,1% delle imprese non è riuscita a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, segnalando una situazione di difficoltà.

Il saldo percentuale tra le imprese che sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario e quelle che non ci sono riuscite, o che vi sono riuscite con difficoltà, è pari a 21,0, ben superiore rispetto al saldo precedente che era pari a 2,5. Si mette in evidenza che il dato congiunturale è simile a quello che era stato registrato nello stesso periodo dello scorso anno, ossia nel primo trimestre del 2009, quando risultò pari a 21,8.

Sono riuscite meglio di altre a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario in prevalenza le imprese dei servizi, le medie imprese (50-249 addetti), e le imprese residenti nelle regioni del Nord-Ovest e nel Nord-Est del nostro paese.

Hanno avuto qualche difficoltà le imprese del commercio, residenti nelle regioni del Centro Italia e del Sud Italia. 

Migliora anche la previsione degli intervistati circa la capacità di riuscire a fare fronte al fabbisogno finanziario della propria impresa nel prossimo periodo, ovvero nel secondo trimestre del 2010. L’indicatore, restituito dal saldo tra coloro che ritengono la situazione relativa al proprio fabbisogno finanziario migliorerà nel prossimo trimestre e coloro che ritengono che peggiorerà, è pari a 3,4, contro il precedente -4,1 registrato negli ultimi tre mesi dello scorso anno.

A guardare con scarso ottimismo al secondo trimestre dell’anno con riferimento alla capacità della propria impresa di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario sono risultate in prevalenza le imprese del Mezzogiorno.

 

Domanda di credito: crescente rigidità

 

Diminuisce ancora nel primo trimestre del 2010 la percentuale delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi che si sono rivolte agli istituti bancari per chiedere un fido o per rinegoziare un fido esistente: sono state il 22,3%, contro il 24,1% del quarto trimestre del 2009, il 27,5% del terzo trimestre dello scorso anno, il 34,6% del secondo trimestre del 2009.

A questa significativa diminuzione delle imprese che si rivolgono alle banche, fa riscontro un sensibile irrigidimento di queste ultime nel concedere il credito che viene chiesto loro.

Nel primo trimestre del 2010 la percentuale delle imprese alle quale è stato accordato il fido che avevano chiesto (con un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto) è risultata pari al 55,5% (era pari al 62,7% nel quarto trimestre del 2009, e al 72,5% nel corso del terzo trimestre dello stesso anno). La percentuale delle imprese alla quale è stato accordato il fido, ma con un ammontare inferiore rispetto a quello richiesto, è risultata pari nel trimestre all’8,9%, mentre la percentuale delle imprese che si sono viste rifiutare il credito è stata del 12,7%. Sommando insieme i due dati, l’irrigidimento delle banche nell’offerta del credito ha colpito nel primo trimestre del 2010 il 21,7% delle imprese del commercio, turismo e servizi. La medesima percentuale era pari al 16,2% nel quarto trimestre del 2009, e al 13,5% nel terzo trimestre. Di fatto l’irrigidimento delle banche colpisce nel primo trimestre del 2010 una percentuale di imprese molto simile a quella colpita nel primo trimestre del 2009, all’inizio della crisi, pari al 21,5%.

Sempre nel corso del primo trimestre di quest’anno, il 9,8% delle imprese che si sono rivolte alle banche è ancora in attesa di conoscere l’esito della propria domanda, mentre il 13,2% ha dichiarato di essere intenzionata di rivolgersi alle banche per ottenere il credito del quale hanno bisogno nel prossimo trimestre.

 

Offerta di credito

 

L’offerta di credito è stata analizzata in funzione dei seguenti indicatori:

  • il costo del finanziamento (tasso di interesse);
  • il costo dell’istruttoria e delle cosiddette “altre condizioni” (es. valuta, servizi accessori, ecc.);
  • le garanzie richieste dalle banche a fronte del finanziamento.

 

Costo del finanziamento: danaro più caro

Peggiora nel primo trimestre dell’anno, sia pure leggermente, il costo del credito reso disponibile dalle banche alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, in termini di tasso di interesse. L’indicatore trimestrale restituito dal saldo tra le imprese che hanno registrato nel trimestre un miglioramento della situazione relativa al costo dei finanziamenti e le imprese che hanno registrato un peggioramento, è risultato pari a -13,8, contro il precedente -11,6. Si mette in evidenza che soltanto nel quarto trimestre del 2008, periodo di inizio della crisi economica, era stato registrato un valore peggiore (-15,3).

 

Costo in diminuzione per istruttoria e “altre condizioni”

Migliora leggermene il costo del credito con riferimento al costo dell’istruttoria e delle “altre condizioni” applicate (es. valuta, costo dei servizi accessori, ecc.). L’indicatore percentuale è pari nel primo trimestre del 2010 a -9,1. Nel quarto trimestre del 2009 era pari a -11,4.

 

Garanzie: aumenta la pressione

Peggiora leggermente la situazione relativa alle garanzie richieste dalle banche alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi. L’indice trimestrale, restituito dal saldo tra le imprese che hanno rilevato un miglioramento della situazione nel primo trimestre dell’anno e le imprese che hanno rilevato un peggioramento, è pari a -12,5. Il trimestre precedente era pari a -11,5.

Le imprese che si sono rivolte alle banche per ottenere il credito del quale avevano bisogno, hanno coperto i finanziamenti ottenuti per mezzo di:

- garanzie reali prestate dai soci dell’impresa o dall'imprenditore (52,3% delle imprese);

- garanzie reali prestate dall'impresa (51,3%);

- garanzie prestate da terzi, diversi dai Confidi (3,3%);

- garanzie prestate dai Confidi, sia pure non nell'ambito di agevolazioni pubbliche (3,1%);

- garanzie prestate dai Confidi nell'ambito di agevolazioni pubbliche, es. abbattimento “conto interessi”, (0,7%);

- garanzie prestate per mezzo di agevolazioni pubbliche (0,7%).

Solo il 12,1% delle imprese non ha dovuto fornire alcuna garanzia.

 

Costo dei servizi bancari

 

Secondo il 17,1% delle imprese il costo dei servizi bancari nel loro complesso è peggiorato nel primo trimestre del 2010, secondo l’80,7% la situazione è rimasta stabile, ovvero del tutto simile a quella dell’ultimo trimestre del 2008, mentre è migliorata per il 2,2% degli operatori.

 

Osservatorio sulle categorie

 

Motorizzazione

Le imprese di questo settore hanno dimostrato un qualche difficoltà nel fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe che abbiamo avuto difficoltà nell’accesso al credito, per quanto abbiano rilevato un aumento del costo dei tassi di interesse sui crediti concessi.

 

Commercio all’ingrosso

Le imprese di questo settore hanno dimostrato un qualche difficoltà nel fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Si contraddistinguono per essere state fatte oggetto di un leggero irrigidimento del sistema bancario nell’offerta del credito.

 

Distribuzione organizzata

Le imprese di questo settore sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe che abbiamo avuto difficoltà nell’accesso al credito, per quanto una percentuale consistente delle imprese di questa categoria abbiano rilevato un consistente aumento del costo dei tassi di interesse sui crediti concessi ed un peggioramento del sistema delle garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti loro concessi.

 

Dettaglio alimentare

Le imprese di questo settore sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe che abbiamo avuto difficoltà significative nell’accesso al credito.

 

Dettaglio non alimentare

Le imprese di questo settore hanno dimostrato un qualche difficoltà nel fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe tuttavia che abbiamo avuto difficoltà significative nell’accesso al credito.

 

Moda

Le imprese di questo settore hanno dimostrato un qualche difficoltà nel fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Si contraddistinguono per essere state fatte oggetto di un leggero irrigidimento del sistema bancario nell’offerta del credito e per un leggero aumento del costo dei finanziamenti ricevuti, per lo meno in termini di tassi di interesse.

 

Turismo

Le imprese di questo settore sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Si contraddistinguono per essere state fatte oggetto di un leggero irrigidimento del sistema bancario nell’offerta del credito, per un aumento del costo dei finanziamenti ricevuti, per lo meno in termini di aumento dei tassi di interesse e per un peggioramento della situazione per quanto concerne le garanzie richieste dalla banche a copertura dei finanziamenti concessi.

 

Trasporti

Le imprese di questo settore sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe che abbiamo avuto difficoltà nell’accesso al credito, per quanto sia accentuata la percentuale delle imprese che segnalano un aumento del costo del credito che le viene praticato da parte delle banche.

 

Immobiliare

Le imprese di questo settore sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe che abbiamo avuto difficoltà nell’accesso al credito.

 

Informatica

Le imprese di questo settore sono riuscite a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel corso dei primi tre mesi del 2010. Non sembrerebbe che abbiamo avuto difficoltà nell’accesso al credito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Nota metodologica

 

L’Osservatorio è basato su un’indagine continuativa a cadenza trimestrale effettuata tramite interviste telefoniche (sistema CATI) su un campione nazionale rappresentativo dell’universo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi stratificato in funzione delle aree geografiche di residenza delle imprese.

 

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