Tv digitale: "rivedere l'assegnazione delle frequenze"

Tv digitale: "rivedere l'assegnazione delle frequenze"

Aeranti-Corallo chiede "un riesame dell'intera problematica della transizione al digitale che sta causando un'inaccettabile disparità di trattamento tra tv locali e nazionali".

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24 febbraio 2011

Aeranti-Corallo, associazione di categoria che rappresenta 320 tv locali, chiede ''un riesame
dell'intera problematica della transizione al digitale che, oltre a penalizzare in modo insostenibile il settore televisivo locale, sta causando un inaccettabile ritardo all'intero processo di digitalizzazione''.
''La legge di stabilità 2011 - afferma in una nota il coordinatore Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli - ha destinato ai servizi di comunicazione elettronica mobili in larga banda nove frequenze originariamente destinate alle tv locali, riducendo, quindi, da 27 a 18 le risorse frequenziali per il comparto locale. L'assegnazione di tali frequenze ai suddetti servizi in larga banda avverrà sulla
base di una gara i cui introiti sono destinati ad acquisire risorse per il bilancio dello Stato''. ''E' tuttavia inaccettabile - prosegue Rossignoli - che mentre è stata prevista tale gara, con introiti per lo Stato, allo stesso tempo è imminente l'avvio del beauty contest per l'assegnazione a titolo gratuito delle sei frequenze del cosiddetto 'dividendo interno', con possibilità per gli attuali operatori nazionali di partecipare. Se tali frequenze non venissero assegnate gratuitamente, lo Stato probabilmente ricaverebbe introiti superiori a quelli realizzabili dalla cessione delle frequenze già assegnate alle tv locali nelle Regioni dove è stato completato il processo di digitalizzazione''.

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