Ue: accordo al ribasso per la modifica dei trattati

Ue: accordo al ribasso per la modifica dei trattati

Dopo un difficile negoziato conclusosi a tarda notte i capi di Stato e di governo dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo per un cambiamento "limitato" dei Trattati. L'obiettivo è di dare vita ad un meccanismo permanente di soluzione delle crisi.

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29 ottobre 2010
Dopo un negoziato “duro�, secondo le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, conclusosi a tarda notte, i capi di Stato

Dopo un negoziato “duro�, secondo le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, conclusosi a tarda notte, i capi di Stato e di governo dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo per un cambiamento “limitato� dei Trattati, con l’obiettivo di dare vita ad un meccanismo permanente di soluzione delle crisi. “Oggi abbiamo preso decisioni importanti per rafforzare l’euro�, ha sottolineato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, cui i leader dei 27 hanno dato mandato per presentare un rapporto al prossimo vertice di dicembre su come procedere alla revisione dei Trattati. “Tutti gli Stati hanno accettato la necessità di questo meccanismo�, che dopo il 2013 dovrebbe sostituire l’Efsf (il fondo di stabilizzazione finanziaria) creato nel maggio scorso dopo la crisi greca e nel quale dovrebbero essere coinvolti anche i privati, banche e investitori, come richiesto da Berlino. Nulla di fatto, invece, sull’altro tema sollevato dalla Merkel: l’introduzione di sanzioni politiche contro i Paesi recidivi nella violazione delle regole del Patto di stabilità, con la sospensione dei diritti di voto in Consiglio.

I capi di Stato e di governo hanno infine approvato il rapporto finale della task force presieduta da Van Rompuy sulla riforma della governance economica, che rafforza la disciplina di bilancio. “Rispetto al presente - ha spiegato il presidente del Consiglio europeo - le sanzioni partiranno prima e in modo progressivo, il debito pubblico verrà tenuto maggiormente in considerazione, insieme ai criteri del debito, le sanzioni saranno possibili prima che venga superata la soglia del deficit del 3% se non saranno prese azioni preventive sufficienti e potranno essere decise più facilmente�.

Per quanto riguarda il debito, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricordato come per l’Italia sia essenziale che “il concetto di valutazione dello stato di salute di un Paese metta insieme debito pubblico e finanza privata: siamo uno Stato con debiti, ma le famiglie italiane hanno risparmiâ€�. “C’è forse una minore propensione al risparmio - ha sottolineato ancora il premier - ma siamo sempre i primi in Europaâ€�. “Unendo debito pubblico e finanza privata, considerando la bilancia dei pagamenti, la riforma delle pensioni, la propensione al risparmio, la forza del nostro sistema delle banche, tutto questo â€" ha concluso - ci fa fare un salto e ci colloca immediatamente dopo la Germania e prima di tutti gli altri Paesi europeiâ€�.

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