Continua la "corsa" dell'inflazione

Continua la "corsa" dell'inflazione

Secondo le stime preliminari Istat, ad agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,9% del mese precedente).

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31 agosto 2021

Come a luglio anche ad agosto l'inflazione continua a crescere e anzi accelera aumentando dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua da +1,9% del mese precedente (link ai dati completi in Pdf). Secondo l'Istat, "l'accelerazione annua si deve prevalentemente a quella dei prezzi dei Beni energetici (da +18,6% di luglio a +19,8%) e in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +11,2% a +12,8%), mentre i prezzi della componente regolamentata continuano a registrare una crescita molto ampia (e in lieve accelerazione da +34,2% a +34,4%). Contribuiscono a questa dinamica, ma in misura minore, i prezzi degli Alimentari lavorati (che accelerano da +0,2% a +0,8%) e quelli degli Alimentari non lavorati (che invertono la tendenza da -0,2% a +0,8%)".

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC PER DIVISIONE DI SPESA Agosto 2021, pesi e variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100)

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,4% a +0,6%. Nel dettaglio, l'aumento mensile dell'indice generale è dovuto da una parte a fattori stagionali che influenzano la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7%) e dall'altra ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,7%) e degli Alimentari sia lavorati (+0,6%) sia non lavorati (+0,4%). L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l'indice generale e a +0,9% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari Istat, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 2,6% su base annua (da +1,0% di luglio). 

 

Confcommercio: "Dato da non trascurare, possibile avvicinamento a soglia del 3% a fine anno"

 

"La stima provvisoria dell’inflazione di agosto, con la variazione tendenziale sopra il 2%, seppure in parte attesa, non può non generare qualche preoccupazione". L'Ufficio Studi Confcommercio "fotografa" così i dati preliminari sull'andamento dei prezzi al consumo ad agosto. 

"La spinta generata dagli energetici - ha sottolineato l'Ufficio Studi - non accenna ad esaurirsi, determinando un forte incremento della spesa delle famiglie per questa tipologia di consumi, in molti casi difficilmente comprimibili, e un aumento dei costi per molte aziende. Ad oggi, l’ipotesi di un avvicinamento a fine anno alla soglia del 3% appare sempre più probabile".

Secondo Confcommercio, "il dato italiano si innesta in un contesto che ha visto l’inflazione nella UEM, calcolata sulla base dell’indice armonizzato, salire al 3% nello stesso mese. Seppure l’inflazione di fondo permane sia in Italia sia nell’eurozona al di sotto della soglia del 2%, l’eventuale prosecuzione di questa dinamica dei prezzi esporrebbe le autorità monetarie a pressioni per l’adozione di atteggiamenti meno accomodanti, con potenziale pregiudizio dell’intensità della ripresa". "Anche per tale ragione - conclude la nota dell'Ufficio Studi - la realizzazione delle riforme e dei correlati investimenti deve procedere con efficienza e al ritmo più spedito possibile". 

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