Uggè: "Governo con sindrome da liberalizzazione ad intermittenza"

Uggè: "Governo con sindrome da liberalizzazione ad intermittenza"

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7 settembre 2011

"In buona parte della maggioranza governativa è ormai avanzata la sindrome della "liberalizzazione ad intermittenza", per cui si chiede di liberalizzare negozi, farmacie professioni, taxi e settore della n.c.c, ma poi il Governo inserisce un articolo, nell'ambito del settore ferroviario, che impone a tutte le imprese ferroviarie operanti nel territorio, ad applicare per legge il fatiscente e obsoleto contratto delle Ferrovie dello Stato": è il commento di Paolo Uggè, vicepresidente Confcommercio e presidente di Fai-Conftrasporto sulla nuova norma inserita nella manovra. "Norma - secondo Uggè - fatta per omaggiare l'ultimo monopolista statale, contraria ad ogni buona regola riferita alla contrattazione aziendale, e - aggiunge - palesemente incostituzionale. Dopo la delusione dei tagli alla spesa, dei tagli alla politica, non credevamo che da parte di forze che si ispirano a principi liberali si arrivasse a tanto".

 

 

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