Uggè: "Il cluster marittimo è un asset strategico per lo sviluppo e la competitività del Paese"

Uggè: "Il cluster marittimo è un asset strategico per lo sviluppo e la competitività del Paese"

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16 dicembre 2015

 

Il vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, è interventuo all'apertura dei lavori del Convegno Federagenti dedicato alle grandi navi.  "Con oltre 170 mila unità di lavoro direttamente impiegate ed un contributo al prodotto interno lordo di circa 33 miliardi di Euro - ha detto Uggè - il cluster marittimo rappresenta un asset strategico per lo sviluppo e la competitività del Paese, che deve essere assolutamente valorizzato. D'altra parte, la Confederazione, accompagnata dalla Federagenti - la cui adesione a Confcommercio, per inciso, risale ad oltre 50 anni fa - nel corso del tempo ha rafforzato l'attenzione, l'interesse e le iniziative verso il comparto marittimo ed in generale verso il settore dei trasporti e della logistica. Penso al convegno dedicato ai trasporti del mese maggio, penso al Seminario tecnico sul Piano Nazionale Strategico sulla Portualità e la Logistica - oggi "impallinato"- in un incidente di percorso, si spera, superabile- dalla sentenza della Corte Costituzionale, che ha posto l'attenzione sui vincoli dell'attuale assetto costituzionale delle competenze Stato/Regioni, criticità da noi più volte ribadita-anche nella consultazione pubblica sullo "Sblocca Italia" - e che può aprire nuovi scenari -  e penso, infine, ultimo, ma solo in ordine cronologico, al primo Forum Conftrasporto/Confcommercio di Cernobbio, dove per due giorni alcuni tra i principali esperti, analisti e imprenditori si sono confrontati sulle sfide ed opportunità che i sistemi dei trasporti e della logistica devono saper affrontare al meglio, per poter contribuire alla competitività e alla crescita delle loro economie. Una due giorni, dunque, tutta proiettata alla dimensione internazionale, dove, anche grazie a Federagenti, la presenza del mare è stata sicuramente significativa. Ma a Cernobbio, ci sono state anche interessanti sessioni dedicate al trasporto su gomma e al trasporto ferroviario, tutte inquadrate in un approccio integrato, quel "fare sistema" che rappresenta un'indubbia qualità - mi sia concesso - tanto per i trasporti, quanto per le associazioni di rappresentanza. Come giustamente evidenziato più volte dal Ministro Delrio, soltanto nell'ambito di una comune strategia di sistema, le esigenze di ciascuna componente e di ciascuna modalità di trasporto possono essere adeguatamente valorizzate e assecondate. Ciò che conta, mai come in questo periodo, è il risultato finale della partita, frutto del lavoro di tutti i diversi comparti e dei reciproci condizionamenti. L'azione come sistema piuttosto che come singolo comparto è la visione che Confcommercio porta avanti, e i risultati raggiunti sono il frutto di questo approccio sistemico,  volto a valorizzare l'intero mondo dei trasporti e della logistica. Questa settimana i lavori parlamentari hanno portato all'introduzione nella legge di stabilità della conferma degli incentivi per lo sviluppo dell'inter-modalità, con importanti risorse da destinare alle autostrade del mare e ulteriori fondi per il trasporto ferroviario. Queste misure sono il frutto del dialogo costante e propositivo tra la Confcommercio e il governo, che ha accolto le richieste del mondo confederale, sempre più riconosciuto come interlocutore valido e credibile, non solo dalla controparte istituzionale ma anche tra le associazioni di categoria. Confcommercio, infatti, è, ed ambisce ad essere ancora di più nel futuro, la casa comune del sistema dei trasporti e della logistica nazionale: l'unica rappresentanza che può contare tutte le modalità di trasporto, annoverando i vettori su gomma, ferro e mare riuniti in Conftrasporto, la filiera marittimo-portuale con Federagenti, Fedepiloti, Angopi, Assocostieri, le rappresentanze del settore automotive e dei servizi per la mobilità. L'esigenza di fare squadra e sistema riguarda, anche, il tema su cui, oggi, Federagenti ci ha invitato a confrontarci. Un tema di estremo interesse e solo apparentemente di valenza tecnico/ settoriale. I rischi e le opportunità del gigantismo navale chiamano in causa tutto il sistema delle infrastrutture e dei servizi di trasporto per l'accoglienza dei giganti dei mari, ma, più in generale, coinvolgono con forza i territori e tutte le nostre imprese. Il tema non è solo l'accoglienza delle mega navi, ma anche la capacità delle strutture portuali di integrarsi con i collegamenti terrestri e le oramai imprescindibili reti TEN T; a tal proposito, le criticità che emergono soprattutto nello sviluppo del traffico ferroviario, i limiti di modulo (lunghezza del treno) e sagoma (ampiezza delle gallerie)  che continueranno a penalizzare i collegamenti degli scali tirrenici con la rete ferroviaria europea non devono interessare solo chi si occupa di treni, ma pongono questioni politiche di rilevanza nazionale e internazionale su cui come Confcommercio intendiamo portare avanti un'azione concreta. Senza voler entrare nel merito, mi limito soltanto ad osservare che in questo caso, come in numerosi altri ambiti di attività, la sfida sta probabilmente nel saper cogliere le opportunità delle innovazioni, senza perdere di vista le peculiarità ed i punti di forza nazionali. Un'esigenza, quest'ultima, presente in numerosi altri ambiti di rappresentanza della Confederazione. Una priorità, dunque, trasversale, che può rappresentare una marcia in più nello stare in Confcommercio. In conclusione, sono sicuro che dal confronto e dai lavori di oggi, come già avvenuto in analoghe iniziative di Federagenti, possano emergere utili indicazioni operative sulle scelte più opportune che il Paese dovrà fare su tale delicata questione, per il bene del cluster marittimo, per l'efficacia e l'efficienza del sistema dei trasporti e per la competitività dell'intera economia nazionale.

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