Uggé: "incoerente la decisione del ministro"

Uggé: "incoerente la decisione del ministro"

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16 aprile 2014

"Incoerente è esentare dall'applicazione del Sistri le imprese fino a dieci dipendenti, che significa l'esclusione di quasi il 90% delle imprese di trasporto, rendendo così vano l'obiettivo di combattere la presenza di soggetti malavitosi nel settore dei rifiuti in quanto offre, anche se temporaneamente, l'opportunità alle mafie di utilizzare vettori non sottoposti al sistema di tracciabilità": è il commento di Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto, sull'annunciato decreto ministeriale per escludere dal Sistri le piccole imprese. "La scelta – continua Uggè - rimette inoltre in gioco anche i vettori esteri e rischia di mettere in burla un obiettivo serio e condiviso da Conftrasporto, di avere cioè un sistema funzionante e applicato a tutti. Il ministro deve assicurare che il sistemi funzioni. In caso positivo non si comprendono i motivi dell'esclusione annunciata per una gran parte di imprese che sono al di sotto dei dieci dipendenti. Se invece il sistema presenta ancora disfunzioni, non si comprende la logica di penalizzare le imprese strutturate". "Il ministro – conclude Uggè – deve spiegare chiaramente la situazione, soprattutto dopo che la sottosegretario Velo ha riferito in Parlamento di possibili violazioni contrattuali che potrebbero portare alla disdetta del contratto. Noi non accetteremo passivamente una nuova presa in giro". 

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