Una nuova stagione per il commercio napoletano?

Una nuova stagione per il commercio napoletano?

Secondo l'Ascom si è ad un punto di svolta. Con i bandi di finanziamento dei centri commerciali naturali, la sfida si concentrerà sui consorzi di imprese e di esercizi di vicinato.

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18 gennaio 2010
COMMERCIO: SERVIZI ALLE IMPRESE E BILANCIO VENDITE 2010 - INCONTRO CON ADELFI E IL

Una rete di servizi alle imprese commerciali per rendere più vivibili i centri storici cittadini, attraverso l'istituzione di piattaforme logistiche per la distribuzione delle merci e nuovi sistemi di prenotazione dei parcheggi direttamente dagli esercizi commerciali. Sono queste le principali iniziative da realizzare nella nuova area dei Servizi dell'Ascom-Confcommercio napoletana coordinata da Gianni Ad elfi. Adelfi torna nelle file dell'associazione di piazza Carità dopo il recente ingresso di Federsalute nel settore dei servizi per la Sanità e il potenziamento della rappresentanza dei servizi nel comparto marittimo del porto di Napoli.

“Siamo ad un punto di svolta dell'intero modo di concepire il commercio nelle città - afferma Adelfi - e con l'avvio dei bandi di finanziamento dei centri commerciali naturali, la grande sfida sarà concentrata sui consorzi di imprese e di esercizi di vicinato. Con le nuove tecnologie il piccolo negozio sotto casa potrà usufruire di

servizi forniti da una rivendita in Francia o fare marketing insieme ad aziende australiane. E tutto questo accadrà anche nei quartieri dello shopping cittadino napoletano, non solo negli ipermercati e nei grandi centri di distribuzione organizzata".

Di una rivitalizzazione del comparto c’è gran bisogno, dato il momento critico attraversato dal commercio napoletano. Le vendite di fine anno e di inizio dei saldi hanno confermato una leggera tendenza all'aumento dei volumi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso intorno ad un 3%. Ma i dati di Roma e Milano, dove queste percentuali sono tutte in doppia cifra, conferma il ridotto potere di acquisto delle famiglie napoletane e la forte erosione del budget destinato agli acquisti. Sono in calo le vendite di prodotti di elettronica e di telefonia in generale, ad esclusione dei decoder per il digitale terrestre, e in calo anche quelle di bevande ed alimentari. Sotto accusa per l'Ascom le accise locali, tra le più alte d'Italia, per il pagamento di gas e luce, mentre per gli aumenti della Tarsu è ancora pendente al Tar il ricorso presentato dall'associazione dei commercianti e degli albergatori contro gli aumenti successivi alla fine dell'emergenza rifiuti.

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