Unascom-Confcommercio Treviso: “lavoratori e imprese uniti per la ripartenza”

Unascom-Confcommercio Treviso: “lavoratori e imprese uniti per la ripartenza”

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30 aprile 2020

“In un momento drammatico come questo, con 14 mila lavoratori del terziario in CIG per lo stop alle attività dovuto al coronavirus e ancora molte categorie del commercio chiuse per decreto, il primo maggio è un dramma mai vissuto prima. Ma può anche aprire ad una nuova fase, se si saprà giocare bene la partita della sicurezza nei negozi e negli ambienti di lavoro del terziario”. Lo afferma il presidente di Unascom Confcommercio Treviso, Federico capraro, che aggiunge che proprio la sicurezza “potrà consentire alla ripartenza di diventare un’occasione di ‘cooperazione alta’ dove si incrociano tutela della salute, tecnologia, intelligenza, spirito imprenditoriale, attaccamento al lavoro e nuovi approcci”.

La lezione di questi mesi ci ha ribadito un grande valore: i dipendenti non sono semplici dipendenti, ma collaboratori delle pmi del commercio e del terziario. Ci sono quelli costretti a casa per COVID19 e solo parzialmente tutelati dalla CIG, che sperano - esattamente come il loro datore di lavoro - in una riapertura organizzata e tempestiva. Poi ci sono quelli al lavoro con turni stressanti per ‘beni essenziali’ che hanno garantito un servizio fondamentale alla collettività, la tenuta della loro impresa, edhanno avuto il coraggio di condividere il rischio del contagio, dimostrando attaccamento al lavoro, capacità di sacrificio, consapevolezza e rigore nell’uso dei dispositivi di protezione. Infine c’è il grande popolo dello smart working, strumento che ha rivelato tutto il proprio potenziale di tenuta occupazionale e ha dimostrato che può essere - se ben organizzato - anche un canale di welfare che ha – almeno parzialmente – salvato salute, redditi e legami famigliari. Nell’insieme, le tradizionali relazioni datore-dipendente appaiono, nella maggioranza dei casi, sempre più mutate e ribaltate in positivo. Un passo avanti nella costruzione del bene comune”.

“Per questi motivi, il buon esito della ripartenza è affidato alla capacità di autoorganizzarsi con nuovi approcci, protocolli, adeguata formazione di lavoratori ed imprenditori. Distanziamento e adeguate misure di protezione e contenimento saranno la nuova normalità- prosegue Capraro- visto che col virus dovremo convivere per vari mesi. E convivere significa conoscere e trovare soluzioni e nuove modalità operative. Significa dare un senso a come si riapre. Tra le prime soluzioni intelligenti, Confcommercio sta per presentare ai soci la soluzione del ‘semaforo intelligente’, al momento pensata per l’alimentare ma estensibile ad altri generi merceologici. Si tratta di un semaforo ‘comportamentale’ che, con una segnaletica visiva efficace, regola all’interno del negozio i flussi dinamici delle persone e garantisce la tenuta della distanza. E’ una delle prime soluzioni specializzate ed intelligenti che gran parte avranno nella ripartenza”.

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