L'andamento demografico dell'imprenditoria italiana dello scorso anno appare caratterizzato da una diffusa incertezza sull'evoluzione della pandemia.

Il Registro delle imprese nel 2020 ha rilevato 292mila nuove iscrizioni e 273mila cessazioni, con un saldo in aumento dello 0,3%. Questi i dati presentati da Unioncamere/Infocamere, sottolineando che normalmente le cancellazioni di attività dal Registro si concentrano nei primi tre mesi dell'anno ed è quello il periodo dove si attendono le maggiori ripercussioni della crisi della pandemia. A fine dicembre dello scorso anno, le imprese esistenti ammontavano a 6.078.031 unità e secondo le rilevazioni di Movimprese le iscrizioni sono diminuite del 17,2%.

Il 2020 è stato un anno dominato da una forte incertezza causata dalla pandemia, per questo secondo Unioncamere: “la forte contrazione dei flussi di iscrizioni e cancellazioni delle imprese suggerisce dunque cautela nella quantificazione delle conseguenze del forzato rallentamento delle attività in molti settori economici”.