Il Covid azzera la crescita delle imprese femminili

Il Covid azzera la crescita delle imprese femminili

DateFormat

24 novembre 2020

Un’indagine condotta da Unioncamere nel mese di ottobre su un campione di 2mila imprese manifatturiere e dei servizi mostra chiaramente che anche la risposta alla crisi, da parte delle imprenditrici, è stata in qualche maniera diversa da quella dei colleghi uomini. Se il calo della domanda è l'elemento critico più segnalato in entrambi i casi, le donne d'impresa mostrano di avere maggiori problemi di liquidità (lo dichiara il 38% delle imprenditrici a fronte del 33% degli imprenditori) e di approvvigionamento delle forniture (30% contro 23%). Le imprenditrici lamentano poi maggiori difficoltà legate al calo dell'occupazione (23% contro 17%), più vincoli nell'accesso al credito (18% contro 15%) e problemi di carattere tecnologico (16% a fronte del 12%).

"La ripresa da questa fase così difficile per il nostro Paese passa soprattutto dalle donne", sottolinea il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli. "Si tratta di una componente fondamentale della nostra economia. Anzi, le imprese guidate da donne sono più socialmente responsabili, più attente alla sostenibilità ambientale e hanno grandi margini di crescita del loro ruolo. Un ruolo su cui il sistema camerale, attraverso la rete dei Comitati per l'imprenditoria femminile, continuerà ad investire. Sicuramente i fondi europei del  Recovery Fund contribuiranno al loro ulteriore sviluppo", conclude.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca