Unioncamere: "Pronti alle novità del dlgs fiscale ma servono nuove risorse"

Unioncamere: "Pronti alle novità del dlgs fiscale ma servono nuove risorse"

Audizione del presidente Ferruccio Dardanello, sulla fatturazione elettronica. "Ancora una volta, le Camere di Commercio e l'intero Sistema camerale sono pronti ai mutamenti di scenario e ad affrontare gli eventuali limiti di utilizzo del servizio ma hanno bisogno di nuove risorse".

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6 maggio 2015

 

"Ancora una volta, le Camere di Commercio e l'intero Sistema camerale sono pronti ai mutamenti di scenario e ad affrontare gli eventuali limiti di utilizzo del servizio per la fatturazione elettronica che possono essere rivisti per consentire la realizzazione di condizioni più favorevoli anche per la massiva adozione di nuove prassi basate sulle tecnologie digitali. Per fare tutto questo e per continuare a sostenere l'amministrazione digitale e la semplificazione per le imprese, però, le Camere di commercio hanno bisogno di nuove risorse". È quanto si legge in un documento di Unioncamere depositato in commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, in occasione dell'audizione del presidente, Ferruccio Dardanello, sulla fatturazione elettronica. Unioncamere ha fatto riferimento all'ultimo dlgs fiscale licenziato dal governo che, tra le altre cose, prevede che l'Agenzia delle entrate metta a disposizione soluzioni tecniche gratuite che consentano a tutti i soggetti passivi Iva di trasmettere fatture elettroniche tra privati, mettendo a disposizione il servizio gratuito del Sistema camerale, attualmente distribuito da Unioncamere in collaborazione con Agid (l'Agenzia per l'Italia digitale), che consente di generare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche. Dunque è a anche a fronte di queste novità che le Camere di commercio chiedono risorse. "Com'è noto, infatti, la continuità dell'azione delle Camere oggi è messa a dura prova per la drastica riduzione del diritto annuale che le imprese corrispondono alle Camere di Commercio operata dall'art. 28 del decreto legge n. 90/2014 (il dl Pa; Ndr) - si legge nel documento - nella misura del 35% per l'anno in corso, del 40% per l'anno 2016 e del 50% a decorrere dall'anno 2017. Il sistema camerale - si legge infine - è quindi disponibile come sempre ad ampliare ulteriormente la propria offerta purché si attivino misure volte a rendere sostenibile il maggior costo che ne deriverebbe".

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