Unione Alto Adige: “attivare i fondi di solidarietà locali”

Unione Alto Adige: “attivare i fondi di solidarietà locali”

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5 marzo 2020

Misure compensative intersettoriali per aziende e collaboratori e attivazione dei fondi di solidarietà presenti localmente sono due provvedimenti che, secondo l’Unione commercio turismo servizi Alto Adige, dovrebbero essere presi rapidamente e senza ulteriori oneri burocratici per sostenere l’economia locale in questa situazione di emergenza.

 

“Non è possibile che siano i singoli settori economici a richiedere misure di sostegno finanziario ognuno per conto proprio. La situazione attuale colpisce tutti i comparti in eguali misura”, afferma il presidente dell’Unione Philipp Moser. Ciò che serve sono quindi soluzioni locali e autonome alla crisi.

 

L’Unione auspica quindi fin da subito la necessaria disponibilità dalle parti sociali a prestare sostegno economico per mezzo dei fondi disponibili, come per esempio l’Ente bilaterale per il terziario (EbK) o il fondo di solidarietà regionale, arrivando anche, in casi estremi, a sostenere direttamente le aziende e i loro collaboratori. In questi giorni l’Unione si incontrerà con i rappresentanti dei sindacati. “In aggiunta a quanto già detto, da parte della politica – nazionale e provinciale – servono altre forme di sostegno finanziario intersettoriale e i relativi sgravi burocratici, per esempio di natura fiscale.

 

L’Unione chiama infine in causa anche il mondo bancario, soprattutto le autorità di vigilanza della Banca d’Italia e della BCE, cui si chiede di prendere i provvedimenti necessari affinché sia possibile garantire dilazioni e prolungamenti di mutui senza effetti negativi per l’affidabilità creditizia delle micro, piccole e medie aziende. “In questo modo le aziende avranno il necessario tempo e spazio di manovra per superare eventuali situazioni di difficoltà”, conclude il presidente dell’Unione Philipp Moser.

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