Unrae:  “2020 anno nero per l’Italia”

Unrae:  “2020 anno nero per l’Italia”

L'Associazione sottolinea che nello scorso anno il nostro Paese è stato il fanalino di coda nella classifica delle vendite di nuove autovetture.

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19 gennaio 2021

Il mese di dicembre conferma per il mercato Europa (Ue+Uk+Efta) le fosche previsioni dei mesi scorsi. Lo sottolinea l'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere in Italia.

"L'Italia è in coda ai maggiori mercati in Europa per volumi di auto nuove nel mese, anche per la quota di auto ricaricabili nel totale annuo, con un 4,3% contro il 13,6% della Germania, l'11,2% della Francia e il 10,7% della Gran Bretagna", commenta Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae. Persino la Spagna fa leggermente meglio, con il 4,8%.

"Questo gap - osserva- è dovuto all'analogo grave ritardo nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica: un ritardo da recuperare molto velocemente, con gli investimenti che il Pnrr destinerà alla mobilità elettrica e più in generale alle alimentazioni alternative. Le risorse disponibili nell'ambito della seconda 'missione' del cosiddetto Recovery Fund, vanno indirizzate verso questi investimenti, sia in area privata che pubblica, su tutta la rete viaria urbana, extraurbana e autostradale. Solo a queste condizioni potrà verificarsi anche da noi un vero decollo della mobilità elettrica. Ma anche riguardo agli incentivi per i modelli a basse emissioni è fondamentale un orizzonte molto più lungo di quello attuale, ed è improcrastinabile che la fiscalità sulle auto aziendali venga allineata a quella di tutti i principali mercati europei. Se queste misure non dovessero rientrare nel Pnrr, dimenticando l'urgenza ambientale creata da un parco circolante fra i più vetusti d'Europa, il Governo dovrà trovare altri veicoli normativi, per non rischiare di rimanere all'infinito fanalino di coda nella mobilità del futuro".

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