Unrae: 2020 "annus horribilis" per il mercato dell'auto

Unrae: 2020 "annus horribilis" per il mercato dell'auto

Sintesi Statistica del mercato auto pubblicata dall'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri. Il 2020 è stato l'anno più nero per l'auto negli ultimi 16 anni, e il terzo degli ultimi 42. 

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13 luglio 2021

Un anno indimenticabile, purtroppo, il 2020. Tanti sono gli aspetti negativi e le ricadute economiche "tragiche" degli ultimi mesi: la pandemia ha messo in ginocchio interi settori dell'economia con ricadute molto pesanti sull'occupazione. L'automobile e il suo mercato certo non hanno fatto eccezione, tanto che il 2020 è stato l'anno più nero per l'auto negli ultimi 16 anni, e il terzo degli ultimi 42, dopo il record negativo di 1,3 milioni nel 2013 seguito da 1,36 nel 2014. La fotografia della situazione l'ha fatta l'Unrae nella ventiquattresima Sintesi Statistica del mercato auto (documento pdf):  c'è stato un tracollo delle immatricolazioni: 535.000 vetture in meno rispetto all'anno precedente (-27,9%), un calo del 15,1% dei veicoli commerciali, del 14,3% dei veicoli industriali, del 19% dei rimorchi e semirimorchi e del 25% degli autobus. Si conferma l'obsolescenza del parco circolante in Italia, con il 28% delle 38.620.000 vetture su strada compreso nelle classi di emissione Euro 0-3. La novità più evidente del 2020 è la marcia inarrestabile delle nuove motorizzazioni, con le ibride, allo 0,3% 10 anni fa, che rispetto al 2019 raddoppiano le immatricolazioni e passano da una quota mercato del 5,7% al 16,1% (è di febbraio 2021 poi il sorpasso nei confronti del diesel e la salita in seconda posizione). Il diesel in 10 anni perde oltre 22 punti di quota e al primo posto si confermano le vetture a benzina, ma in calo in un anno dal 44,4% (la quota più alta degli ultimi 10 anni analizzati) al 37,8%, a favore sia delle ibride che delle auto "alla spina" (BEV+PHEV) che, grazie agli incentivi, salgono dallo 0,9% del 2019 al 4,3%. Questo ha contribuito alla riduzione delle emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni, scese da 119,1 g/Km del 2019 a 108,3 g/Km di CO2 (al Lazio il primato del livello più basso con 103,6 g/Km). Il tipo di carrozzeria preferito dagli italiani resta la berlina (46,1%), anche se continua a perdere quota (con 15 punti in meno negli ultimi 10 anni) a favore del crossover (36,1%), abbastanza stabile il fuoristrada (9,1%). In risalita le utilitarie che confermano il primo posto fra i vari segmenti (37,9%).

 

 

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