Unrae: "con l'aumento dell'Iva fatturato in calo di 3 miliardi"

Unrae: "con l'aumento dell'Iva fatturato in calo di 3 miliardi"

Il direttore generale Filipponi: "le nostre stime evidenziano un mercato di appena 1.650.000 di nuove immatricolazioni. In ulteriore ribasso, quindi, rispetto alle nostre previsioni precedenti di 1,7-1,75 milioni di unità".

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27 settembre 2011

L'ultima 'stangata' dell'Iva passata dal 20 al 21%, il cui impatto sulla spesa per nuove vetture
secondo il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi e' stimato in un incremento annuo di 435 milioni di euro, ha dato il colpo di grazia ad un mercato dell'auto che in Italia, oltre ai contraccolpi della crisi, ha dovuto subire anche l'aumento dell'Ipt, con rialzi che raggiungono anche i 500-600 euro. In questo fosco scenario ''per quest'anno - afferma il direttore generale dell'Unrae (l'organizzazione che riunisce i rappresentanti degli autoveicoli esteri) Gianni Filipponi - le
nostre stime evidenziano un mercato di appena 1.650.000 nuove immatricolazioni. In ulteriore ribasso, quindi, rispetto alle nostre previsioni precedenti di 1,7-1,75 milioni di unita'''. Questa situazione, secondo Filipponi, ''portera' ad una diminuzione del fatturato del settore automotive stimata in 3 miliardi di euro''. Ma la vera 'debacle' per il direttore generale dell'Unrae e' attesa per il 2012 ''anno in cui prima dell'introduzione dell'Iva al 21% si prevedeva invece una ripresa dell'intero comparto''. In un contesto cosi' negativo, la richiesta dei concessionari
e delle case costruttrici e' ''di aprire un tavolo con il governo per trovare soluzioni comuni''. Nel frattempo, pero', i costruttori, per non scoraggiare ancora di piu' gli acquisti, stanno cercando di limitare al massimo l'impatto dell'incremento dell'Iva. Mentre il gruppo Fiat ha aggiornato il listino tenendo conto dell'aliquota, Ford ha risposto all'aumento dell'imposta sul valore aggiunto confermando dalla Ka alla Mondeo i prezzi precedenti e modificando solo il costo di alcuni accessori. L'incremento dell'Iva e' invece applicato per i modelli S-Max e Galaxy. Invariati, almeno per gli acquisti entro il mese di settembre, i prezzi delle vetture Opel, mentre Renault ha
provveduto ''ad un aumento di prezzi, tale pero' da mantenerli commercialmente validi''. Citroen fa sapere di ''essersi impegnata a mantenere invariato il prezzo finale applicato al cliente, assorbendo gli aumenti sui valori finali e le promozioni'', mentre i 'cugini' della Peugeot hanno ''provveduto
ad aggiornare i listini tenendo conto dell'incremento dell'1% dell'Iva su tutti i modelli''. Unico a rimanere invariato e' il prezzo della 207, ''di cui e' la stessa casa a farsi carico assorbendo l'aumento''. Suzuki applica l'aumento del listino ma ''con arrotondamento all'euro intero inferiore'' e anche ''la rivisitazione dei listini'' di Lexus e Toyot,a grazie ad ''arrotondamenti per eccesso e per difetto'', in alcuni casi non avra' alcun impatto sul cliente'. Hyunday Motor invece non applichera' alcun aumento ''per tutti i contratti stipulati entro il 30 settembre 2011''. Meno preoccupati dell'aumento dell'Iva sono i costruttori dei brand 'premium' il cui impatto sui prezzi finali delle vetture risulta 'irrisorio' e, nel caso di vendite a flotte aziendali, puo' anche essere scaricato.

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