Unrae dice sì alla diffusione dell'auto elettrica

Unrae dice sì alla diffusione dell'auto elettrica

Audizione in Parlamento dell'Associazione che rappresenta le Case estere in merito alla proposta di legge che mira a favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli che non producono emissioni di anidride carbonica.

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25 febbraio 2011

L'Unrae, l'Associazione che rappresenta le case automobilistiche estere presenti in Italia, ha partecipato all'audizione presso le Commissioni riunite Attività Produttive e Trasporti della Camera dei Deputati nell'ambito dell'indagine conoscitiva delle proposte di legge presentate dagli onorevoli Agostino Ghiglia e Andrea Lulli, dal titolo "Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli che non producono emissioni di anidride carbonica", esprimendosi a favore delle iniziative di legge. "Abbiamo affermato - ha commentato Gianni Filipponi, direttore generale dell'Associazione - che è stato compiuto un ulteriore passo avanti verso quel processo di sensibilizzazione delle istituzioni italiane per la promozione e diffusione della mobilità elettrica, come sta già avvenendo da tempo nei più importanti Paesi europei". Ricordiamo a tal proposito - ha aggiunto Filipponi - che l'intera industria automobilistica mondiale sta investendo ingenti risorse per lo sviluppo, la produzione e promozione delle auto elettriche e che un notevole numero di modelli è già stato lanciato o è in fase di introduzione sui mercati europei e mondiali. In Italia, però, la
commercializzazione di questi modelli viene spesso ritardato a causa della mancanza di infrastrutture e di incentivi. Le istituzioni dovrebbero offrire ai consumatori italiani le stesse opportunità che hanno già i cittadini degli altri Paesi europei, altrimenti l'intero Sistema Italia rischia di perdere una importante sfida". "Tra gli obiettivi prioritari individuati e portati all'attenzione dei referenti politicoistituzionali dall'Unrae - ha concluso il direttore generale dell'Unrae - vi è innanzitutto quello di istituire un Tavolo tecnico interministeriale, per garantire una gestione unitaria e omogenea delle reti di ricarica su tutto il territorio nazionale; poi, quello di creare un sistema di
governance snello ed efficace, in grado di coordinare Stato, Enti locali, privati e industria (automotive ed energia elettrica), per definire regole chiare, certe ed uniformi al fine di avviare realmente un processo di sviluppo della mobilità elettrica, a beneficio dei cittadini e della qualità della vita nelle nostre città; infine, di prevedere un fondo che, da una parte sostenga l'installazione di un numero adeguato di colonnine di ricarica, e dall'altra favorisca l'acquisto da parte di privati, Enti pubblici e aziende di veicoli che hanno emissioni di CO2 praticamente pari a zero".

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