Veicoli commerciali, mercato sempre "frizzante"

Veicoli commerciali, mercato sempre "frizzante"

Le stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche dell'Unrae indicano per aprile la ventinovesima crescita consecutiva. L'aumento dei veicoli immatricolati è del 32,5% rispetto allo stesso mese del 2015. Anche ad aprile forte crescita dei veicoli industriali.

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17 maggio 2016

Anche il mese di aprile conferma un trend del mercato dei veicoli commerciali in crescita di oltre il 30%. Secondo le stime elaborate dal Centro Studi e Statistiche dell'Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere, il mese si chiude infatti con 14.511 veicoli commerciali immatricolati (autocarri con ptt fino a 3,5 tonnelate), in aumento del 32,2% e oltre 3.500 unità in più dei 10.978 venduti nello stesso periodo 2015, segnando la ventinovesima crescita consecutiva del mercato. Il primo quadrimestre si chiude con un incremento del 30,5% e 54.255 immatricolazioni, rispetto alle 41.562 del gennaio-aprile 2015. "Il mercato è ben sostenuto dal super-ammortamento che consente alle aziende che investono in beni strumentali, quindi anche in veicoli da lavoro, di portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto", afferma Massimo Nordio, presidente dell'Unrae. "Il sostanzioso incremento, inoltre – prosegue Nordio - beneficia anche di alcune commesse di importanti Aziende a partecipazione pubblica, concluse a fine dello scorso anno che stanno mostrando i loro effetti su questi primi mesi del 2016, interessando in particolare i veicoli allestiti". "Come già evidenziato per il mercato delle auto – conclude il presidente – visti i risultati, raccomandiamo ora la proroga del super-ammortamento di almeno un anno anche per il settore dei veicoli da lavoro, al fine di rendere più strutturale la manovra di alleggerimento fiscale". 

 

Anche ad aprile forte crescita dei veicoli industriali

Secondo le stime del Centro Studi e Statistiche dell'Unrae, elaborate sui dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mercato dei veicoli con massa totale a terra superiore a 3,5 tonnellate denuncia un incremento del 44% nel mese di aprile rispetto allo stesso mese dello scorso anno (1.730 unità contro 1.201). Il cumulato del primo quadrimestre di quest'anno indica un incremento delle immatricolazioni del 33,9% rispetto ai primi quattro mesi del 2015, passando da 5.004 a 6.701 veicoli. Per i veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16 tonnellate, l'aumento registrato nell'aprile 2016 è stato pari al 55,7% sull'aprile 2015 (1.370 unità su 880), mentre il cumulato dei primi quattro mesi è passato da 3.872 a 5.304 veicoli, con un incremento del 37% sullo stesso periodo del 2015. "I dati che vediamo - commenta il presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae Franco Fenoglio - ci dicono che il mercato continua a tenere ritmi di tutto rispetto. Le informazioni che il mercato ci manda debbono indurci a tenere sempre alta l'attenzione sulle ragioni che ci impongono cautela, di fronte al perdurare della mancanza di soluzioni strutturali intese a favorire il rilancio dell'autotrasporto italiano, attraverso il sicuro recupero da parte delle aziende di quote crescenti di trasporto sia in Italia sia nei traffici da e per il nostro Paese". La pratica del cabotaggio, affrontata diversamente nei diversi Paesi dell'Unione Europea, sulla quale si innesta l'azione di dumping sociale operata attraverso il distacco degli autisti, crea confusione e aumenta il clima di concorrenza sleale nel quale sono costretti ad operare gli autotrasportatori italiani. Il risultato è che l'autotrasporto italiano - pur di fronte ad un aumento della domanda di trasporto - ha perso quote crescenti di traffico internazionale, mentre nel traffico interno è assediato da un cabotaggio aggressivo e troppo spesso non rispettoso delle norme che disciplinano i tempi di lavoro, e quindi della sicurezza, quando non della stessa tutela ambientale. Mentre il Commissario ai Trasporti dell'Unione Europea, Violeta Bulc, in occasione della recente Conferenza Internazionale dei Trasporti tenutasi a Bruxelles, ha riconosciuto che la situazione attuale del cabotaggio è molto confusa e le regole relative risultano inapplicabili, ogni Paese membro dell'Unione Europea tenta soluzioni unilaterali per risolvere il problema La Francia e la Germania hanno stabilito che gli autisti stranieri che lavorano sui loro territori debbono percepire lo stesso salario minimo degli autisti nazionali, mentre il Belgio ha emesso recentemente una sentenza durissima contro un'azienda che utilizzava autisti cittadini di Bulgaria e Slovacchia, ritenendo il dumping sociale nell'autotrasporto una vera e propria attività criminale. "Noi pensiamo - afferma Fenoglio - che una regolamentazione europea del fenomeno, nell'ambito dei mercati dell'Unione, possa essere la strada migliore per riequilibrare le condizioni di competitività. Nel frattempo chiediamo al Governo italiano di effettuare tutti i controlli necessari e prendere le misure adeguate per sostenere l'autotrasporto italiano, riportando a casa aziende, traffico, mercato, occupazione e gettito fiscale". "D'altra parte - conclude il presidente della Sezione - Unrae riconosce che la qualificazione degli autisti è diventata strumento essenziale per l'economia di gestione delle imprese di autotrasporto su un mercato sano e competitivo e si impegna ad approfondire l'argomento per farne oggetto di proposte operative, considerati anche gli importanti riflessi in ambito di sicurezza stradale e impatto ambientale".

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