Vendita a domicilio, neanche la pandemia riesce ad arrestare la crescita

Vendita a domicilio, neanche la pandemia riesce ad arrestare la crescita

Le aziende associate a Univendita hanno chiuso il 2020 con volume d’affari di 1 miliardo e 306 milioni di euro, in lieve calo ma in forte recupero rispetto a inizio anno. I venditori sono in crescita del 3,5% rispetto al 2019.

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29 aprile 2021

Neanche il Covid ferma la crescita della vendita a domicilio. Nel 2020 le aziende aderenti a Univendita, l’Associazione che riunisce le aziende di eccellenza della vendita diretta a domicilio, hanno infatti mantenuto le posizioni chiudendo il 2020 con un volume d’affari di 1 miliardo e 306 milioni di euro, in lieve flessione rispetto all’anno precedente ma in forte recupero rispetto alla prima metà dell’anno.

 

“Ancora una volta, la vendita a domicilio si conferma un settore propulsivo e anticiclico rispetto all’andamento economico del Paese. Chiaramente il lockdown ci ha portato ad affrontare criticità legate all’impossibilità di contattare direttamente la clientela, che i nostri venditori sono riusciti a superare, ove possibile, attraverso il ricorso agli strumenti tecnologici messi a disposizione dalle aziende, grazie ai quali sono riusciti a fare consulenze personalizzate attraverso dimostrazioni video da remoto”, ha commentato il presidente di Univendita, Ciro Sinatra. In questo periodo di emergenza sanitaria il ricorso agli strumenti digitali ha infatti avuto una forte accelerazione consentendo di coinvolgere la clientela in modo nuovo e sicuro, mentre consulenza e attenzione sono rimaste le stesse.

 

“Questo ha anche favorito nuovi ingressi nella rosa dei venditori delle aziende associate e ulteriori attività di formazione per stare al passo coi tempi. Nel complesso – ha aggiunto Sinatra - credo che ci siano tutte le premesse per un 2021 che possa confermare il forte trend di recupero delle vendite. Sono ottimista e sento di poter stimare per quest’anno una crescita che si avvicinerà al 10%, anche perché c’è una forte voglia da parte dei consumatori di tornare alla normalità e ai contatti umani”. Univendita ha anche fornito i dati di fatturato su base regionale: la Lombardia resta in testa con circa il 15% del totale, seguono Campania e Veneto con poco più del 10%.

 

 

La professione del venditore a domicilio resiste alla crisi

 

Particolarmente interessanti i dati sull’occupazione: i venditori a domicilio sono oltre 165mila, in aumento del 3,5% rispetto al 2019, con la componente femminile al 93,1%: un dato che per Univendita conferma come “questo modello di business sia una valida alternativa in un momento in cui nel Paese si registra un calo dell’occupazione senza precedenti, che non aumenta ulteriormente solo grazie al blocco dei licenziamenti”. La professione viene scelta sempre più frequentemente non solo dagli adulti d’età compresa tra i 35 e i 54 anni (42,8%), ma anche dai giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (31,8%), un segnale che mostra come possa essere un’efficace alternativa occupazionale in un momento in cui il mercato del lavoro è in grave difficoltà.

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