Vendite al dettaglio in calo, "pesano" i beni alimentari
Vendite al dettaglio in calo, "pesano" i beni alimentari
I dati Istat indicano che a giugno le vendite al dettaglio diminuiscono rispetto al mese precedente dello 0,2% in valore e dello 0,3% in volume. La flessione complessiva è dovuta al calo delle vendite dei beni alimentari (rispettivamente -0,9% in valore e -1% in volume), mentre sono in lieve crescita le vendite di beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,2% in volume). Su base annua l'aumento è di +1,5% in valore e +0,5% in volume. Nel secondo trimestre dell'anno le vendite sono debolmente positive solo in valore (+0,2% rispetto al primo trimestre), mentre i volumi flettono leggermente (-0,1%). Anche in questo caso è la componente alimentare a contribuire negativamente alla dinamica complessiva (-0,1% in valore e -0,8% in volume), mentre le vendite di beni non alimentari sono in crescita (+0,3% in valore e +0,4% in volume). Su base annua le vendite di beni alimentari crescono dell'1,9% in valore e diminuiscono dello 0,4% in volume; le vendite di beni non alimentari registrano un aumento di pari intensità sia in valore sia in volume (+1,2%); di Altri prodotti +5,1%, Elettrodomestici, radio, tv e registratori +3,9% e Prodotti di profumeria, cura della persona +2,9%; in flessione Cartoleria, libri, giornali e riviste (-2%) e Prodotti farmaceutici (-1,6%). Il valore delle vendite al dettaglio registra una variazione tendenziale positiva del 2,1% per la grande distribuzione, mentre le imprese operanti su piccole superfici registrano un calo dello 0,4%. Il commercio elettronico aumenta del 14,5%. Nel primo semestre dell'anno le vendite degli esercizi non specializzati della grande distribuzione registrano un contenuto incremento, quelle degli esercizi specializzati sono stazionarie. I discount sono la componente piu' vivace di questo comparto (+4,9% su base annua), confermando nei primi sei mesi una dinamica gia' in atto nel 2017.