Vendite al dettaglio “meno vivaci dei mesi precedenti”

Vendite al dettaglio “meno vivaci dei mesi precedenti”

A ottobre aumento dello 0,1% in valore e dello 0,2% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua c’è una crescita del 3,7% in valore e del 2,8% in volume.

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6 dicembre 2021

Dopo la performance oltre le attese di settembre, crescita più moderata a ottobre per le vendite al dettaglio: rispetto al mese precedente le stime Istat (vedi i dati completi in pdf) indicano un aumento dello 0,1% in valore e dello 0,2% in volume, mentre su base annua c’è un aumento del 3,7% in valore e del 2,8% in volume. Nel primo caso c’è una crescita delle vendite dei beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,4% in volume) e un calo dei non alimentari (-0,1% in valore e -0,2% in volume), mentre nel secondo aumentano i non alimentari (+6,4% in valore e +5,7% in volume) e gli alimentari crescono lievemente in valore (+0,2%) e diminuiscono in volume (-0,9%). Nel trimestre agosto-ottobre 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dell'1,4% in valore e dell'1% in volume.

Commercio al dettaglio per settore merceologico, ottobre 2021. Fonte: Istat

Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, il valore delle vendite cresce per la grande distribuzione (+2,7%), per le imprese operanti su piccole superfici (+5,8%) e per le vendite al di fuori dei negozi (+2,2%) mentre il commercio elettronico è in calo (-3,7%). Per quest’ultimo si tratta della “prima volta dall'inizio della serie storica”, un risultato che l’Istituto di statistica spiega con “il livello eccezionalmente elevato di ottobre 2020".

 

Il commento di Confcommercio

“Il dato, pur confermando il progressivo recupero della domanda, soprattutto per il non alimentare, segnala un’evoluzione meno vivace rispetto ai mesi precedenti. I dati vanno, comunque, letti con cautela, in considerazione del fatto che il confronto su base annua avviene tra periodi di fatto non paragonabili tra di loro. Ad ottobre dello scorso anno iniziava, infatti, un periodo di restrizioni che ha determinato moderate forme di accaparramento per alcuni beni alimentari e di prima necessità, e ridotto i consumi di parte del non alimentare. Allo stesso tempo il commercio elettronico registrava tassi di crescita superiori al 50%. Per un assestamento delle dinamiche, e per comprendere meglio quali siano le modifiche strutturali nei comportamenti di spesa delle famiglie, occorreranno ancora alcuni mesi: è il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.

 

Per novità e approfondimenti su questo specifico argomento puoi visitare il nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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