Veneto: "matrimonio" tra turismo e agrolimentare

Veneto: "matrimonio" tra turismo e agrolimentare

Patto di collaborazione tra la Regione, le categorie del turismo e quelle dell'agroalimentare. Galan: "un accordo che nasce da lontano e che risponde alla regola che chi ha un valore aggiunto lo deve rendere riconoscibile".

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16 dicembre 2009
Grazie ad un patto di collaborazione sottoscritto a Venezia tra la Regione Veneto, le categorie del turismo e quelle dell’agro

Grazie ad un patto di collaborazione sottoscritto a Venezia tra la Regione Veneto, le categorie del turismo e quelle dell’agroalimentare la stella a sette punte nel cerchio multicolore, affiancata dal Leone alato di San Marco e dalla scritta “Veneto. Tra la terra e il cielo”, brillerà anche nei piatti e nei menu delle trattorie e dei ristoranti veneti, L’importanza dell’accordo è stata sottolineata dall’intervento del presidente del Veneto Giancarlo Galan, che non ha voluto mancare alla sottoscrizione del documento, firmato per l'amministrazione regionale dal vicepresidente della Giunta Franco Manzato, da Coldiretti Veneto (con il vicepresidente Valentino Bosco), Confederazione Italiana Agricoltori (con il presidente regionale Daniele Toniolo), Confagricoltura Veneto (vicepresidente Luigi Andretta), Anpa Veneto (presidente Paolo Casagrande), Copagri veneto (presidente Renzo Aldegheri), Confesercenti (presidente Piergiovanni Brunetta), Confcommercio Veneto, Confturismo Veneto, Federlaberghi Veneto (Marco Michielli), Federturismo (presidente Gianernesto Zanin), FAITA (consigliere Alessandro Sgaravatti), Fipe (presidente Erminio Alajmo), Unionmare (presidente Franco Visentin), Filiera Olio Garda (vicepresidente Laura Turri), Unione Vini Veneti DOC (presidente Luciano Piona), Azove (direttore Giuseppe Borin), Consorzio Vini Doc Riviera del Brenta (Pierantonio Angeli), Consorzio formaggio Asiago DOP (direttore Antonio Pozzan), Aprolav (presidente Terenzio Borga). Era presente anche il presidente della Commissione consiliare bilancio Amedeo Gerolimetto. Il logo nato per identificare il turismo del Veneto, prima regione italiana del settore con un fatturato da 12 miliardi di euro, potrà dunque non solo rendere più visibili le produzioni agroalimentari regionali che seguono percorsi di qualità certificata ma anche gli esercizi di ristorazione che tali prodotti proporranno alla clientela, la quale potrà sapere proprio grazie a questo marchio ombrello che in un certo locale si servono prodotti veneti garantiti e menù con materie prime certificate. “Questo è un accordo che nasce da lontano - ha sottolineato Galan – e che risponde alla regola che chi ha un valore aggiunto lo deve rendere riconoscibile, per creare ulteriore valore aggiunto. E l'auspicio e' che a tutti i firmatari vada il valore aggiunto che meritano”.

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